L'Altra Imola
Memoria

La Torre della Gabella torna a splendere assieme alla nuova villa in Corten

Imola. Fu costruita nel 1750 per volere di Papa Benedetto XIV sul luogo in cui esisteva il passaggio strategico sul fiume Santerno, come ricovero per i gabellieri preposti alla riscossione del pedaggio. Si presenta come una piccola fortificazione a due piani con quattro torri angolari, la cui facciata è arricchita da una lapide di marmo a memoria delle vicende costruttive, e da una nicchia a forma di campana che ospitava una targa votiva in terracotta, raffigurante la Vergine Maria fra San Cassiano e San Pier Grisologo.


La settecentesca Rocchetta Daziaria di Via Pisacane, dopo 8 anni di lavori, è pronta a rinascere.
Esternamente è completata, dopo le severe direttive imposte dalla Sovrintendenza. La tenacia di Maurizio Nenzioni nella lotta con la burocrazia e l’aumento dei costi di materiali e manodopera, ha infine reso possibile riportare l’edificio al suo antico e originale splendore. Una vera e propria impresa.
Al momento è in corso l’installazione delle quaranta feritoie in vetro composte da cornici in piombo; vengono inserite una a una. Le finestre sono quattro in tutto, mentre gli sportellini sono stati decorati con una pittura che ritrae un fico e un melograno.
Sotto: la torretta oggi

L’EDIFICIO SATELLITE
La vera sorpresa è l’edificio moderno, costruito a lato della rocchetta, che fungerà prevalentemente da abitazione privata. La dimora è interamente rivestita in acciaio Corten. Una costruzione moderna adiacente a una antica. Sono stati ripresi quindi i due volumi, che prima erano uniti in quanto una vecchia cascina era stata costruita attaccata alla rocchetta; il vecchio casolare è stato così demolito al fine di creare una valorizzazione individuale dei due volumi.
sotto: la torretta daziaria negli anni, con ancora il vecchio cascinale a ridosso

Da una parte la rocchetta, con il suo volume rotondeggiante ed equilibrato, dall’altro un edificio semplice, minimalista e squadrato in cortain ;uno stile moderno, che va quasi a difesa della piccola fortezza settecentesca. Il rivestimento in cortain è un ferro che arrugginisce. L’opera completa tende così a distaccarsi dall’urbanizzazione attorno, edifici costruiti negli anni sessanta e settanta quando la città incontrò una importante urbanizzazione. Il nuovo contesto di valorizzazione vuole quindi, in punta di piedi, distaccarsi dal contesto abitativo tutt’attorno, mostrando un’area completamente differente che vedrà un contorno caratterizzato da un bel giardino, il pozzo, il cancello, che completerà il tutto.
sotto: la villa in corten da poco completata

IL PARCO
Al momento i lavori si stanno per concentrare fuori, per un progetto di riqualificazione esterna; con il giardino , la previsione di una bella pavimentazione e l’illuminazione. All’esterno, ad abbellire il tutto, è prevista la statua che ricordi il passaggio di un pellegrino.

FUTURO TURISTICO – CULTURALE
La torretta è ubicata in una posizione strategica: abbraccia ben tre vie; Pisacane, Lambruschini e Graziadei. Quest’ultima vanta l’accesso anche della frequentata pista ciclabile. Una sorta di biglietto da visita per quello che potrà diventare anche una sorta di museo e angolo espositivo. Sostanzialmente, una sorta di luogo turistico. L’idea del proprietario era quella di restituire in anche alla città di Imola l’antico splendore della sua rocchetta daziaria del fiume Santerno, dopo anni di semi-abbandono. Un’impresa non semplice, maturata dopo anni di lavoro e sacrifici. La riuscita dell’opera, premia così gli sforzi della proprietà.
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