L'Altra Imola
Segnalazioni

Pastasciutta antifascista, anche Bersani e Donini a Ponticelli

Ieri sera prima la deposizione di una corona al monumento che ricorda i caduti, poi la “pastasciutta antifascista”

PONTICELLI HA RICORDATO LE VITTIME DEL NAZIFASCISMO E L’81.o ANNIVERSARIO DELLA CADUTA DEL FASCISMO
Ieri sera a Ponticelli, organizzato dall’Anpi Imola, si è svolto il corteo con la posa di una corona
al monumento che ricorda i caduti vittime del nazifascismo. A portare il saluto è intervenuto
Gabrio Salieri, presidente dell’Anpi Imola, mentre la corona è stata deposta dal vice sindaco di
Imola, Fabrizio Castellari e dalla sindaca di Casalfiumanese, Beatrice Poli, alla presenza
dell’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini e di Pierluigi Bersani.

“Sulla piazza di Ponticelli abbiamo ricordato, su proposta dell’Anpi Imola, l’81.o anniversario
della caduta del fascismo, nell’ambito del triennio di memoria e celebrazioni che ci porterà al
25 aprile 2025, 80.o anniversario della Liberazione dell’Italia
– sottolinea il vice sindaco
Fabrizio Castellari -. La Resistenza e l’antifascismo sono un patrimonio di tutti, un valore per
tutti come lo sono la libertà e la democrazia: da lì è nata la nostra bella Costituzione. Dunque è un dovere e non un semplice rito celebrare i fatti, gli uomini e le donne della Resistenza, quelli che contribuirono in modo determinante alla Liberazione”.

A seguire, poco distante dalla piazza di Ponticelli, si è svolto il ritrovo che evoca la memoria
della “pastasciutta antifascista”, a cui ha preso parte anche il sindaco Marco Panieri, insieme a
numerosi rappresentanti della giunta e del consiglio comunale imolesi.
“Ringrazio l’Anpi e i volontari di Ponticelli per avere fatto rivivere anche quest’anno la
memoria della “pastasciutta antifascista”, un ritrovo che segnò la fine del ventennio drammatico della dittatura fascista
– commenta il sindaco Marco Panieri -. Questa città e questo territorio hanno patito sofferenze atroci, i tanti partigiani caduti, le troppe vessazioni, l’umiliazione delle deportazioni di tanti cittadini ma hanno combattuto e resistito tanto da meritare la Medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana che oggi è orgogliosamente appuntata sul nostro gonfalone”.

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