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Monitoraggio del livello di Sillaro e Santerno: nasce il progetto “River Ranger”

Grazie ad un contributo regionale, il Nuovo Circondario Imolese sta installando cinque nuovi sistemi di rilevazione composti da sensori idrici, due telecamere e alimentazione energetica autonoma

MONITORAGGIO DEL LIVELLO DEI FIUMI SANTERNO E SILLARO: LA POLIZIA LOCALE HA ATTIVATO IL PROGETTO “RIVER RANGER”

Un sistema computerizzato autoalimentato che controlla a distanza in tempo reale volume e flusso d’acqua dei fiumi nel loro argine e nella rete viaria stradale limitrofa, per prevenire ogni tipo di problema sul nascere.

Si tratta del progetto “River Ranger”, che il Nuovo Circondario Imolese ha presentato nei mesi scorsi alla Regione Emilia-Romagna, che lo ha finanziato con un contributo di 47.025,00 euro su un totale complessivo di spesa di oltre 59.000 euro. E che proprio in questi giorni la Polizia Locale del Nuovo Circondario Imolese sta facendo realizzare. L’obiettivo della Polizia Locale, infatti, è quello di attivare soluzioni innovative per la messa in sicurezza del territorio e dei cittadini, tenuto in particolare conto la situazione idrica delle aree interessate e di quanto accaduto a maggio 2023.

Il progetto “River Ranger” prevede la collocazione nel territorio, lungo il corso dei fiumi Santerno e Sillaro, di 5 sistemi di rilevazione, posti su altrettanti ponti, composti da due telecamere ad altissima prestazione a controllo da remoto, una che guarda il fiume, l’altra la strada, da un sistema di accumulo e gestione di alimentazione (con pannelli fotovoltaici), che forma un ecosistema integrato con sensori di nuova generazione, per la rilevazione idrica, con un’accuratezza di 2 mm. In caso di innalzamento anomalo dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, il sistema così composto è in grado di ricevere dai sensori idrometrici allarmi tempestivi, che vengono inviati ai dispositivi mobili degli addetti qualificati alla Protezione civile e al sistema centrale del comando di Polizia Locale (attraverso la rete 4G LITE). E insieme alla verifica del livello dell’acqua nel fiume, nel contempo il sistema monitora in tempo reale, proprio attraverso la videosorveglianza da remoto, la presenza di eventuali detriti o depositi sul manto stradale che un semplice sensore altimetrico non rivelerebbe, oltre che presidiare in maniera più efficiente i tratti stradali interessati. Viene così creata un sistema di rilevazione sostenibile, ad energia fotovoltaica alimentata anche in caso di interruzione dei flussi di energia (gestiti attraverso batterie di accumulo e stabilizzazione ai polimeri di litio), esente da falsi allarmi.

Delle cinque postazioni tre sono montate lungo il corso del Santerno e sono già state installate esattamente al ponte Tosa e al ponte di via Pisacane per quanto riguarda Imola e sul ponte lungo la SP34 “Gesso”, a Fontanelice, e due lungo il Sillaro, che sono in corso di installazione, in via Fiagnano, a Casalfiumanese e in via di Dozza, a Castel Guelfo.

“Il tema della sicurezza e della prevenzione, anche alla luce delle drammatiche alluvioni del maggio 2023, è per noi fondamentale – spiega il sindaco di Imola e Presidente del Nuovo Circondario Imolese, Marco Panieri -. Per questo, attraverso il contributo della Regione, che ringrazio, abbiamo deciso di investire sul potenziamento dei controlli e del monitoraggio dei due principali fiumi del nostro territorio, il Santerno e il Sillaro, non solo con semplici sensori, ma con telecamere in grado di monitorare in diretta il livello dei fiumi. Si tratta di un’attività cruciale in caso di allerta, che consentirà alla Polizia Locale e al sistema di Protezione civile dei Comuni non solo di intervenire tempestivamente, come già accade oggi, ma in specifico di farlo con una migliore e più dettagliata conoscenza della situazione in corso, che è fondamentale per effettuare interventi sempre più mirati ed efficaci”.

“Grazie all’impegno dei Comuni del Nuovo Circondario Imolese – dichiara da parte sua il Comandante della Polizia Locale Daniele Brighi – ed all’importante sostegno della Regione Emilia-Romagna, entro fine agosto saranno operative le apparecchiature collocate nelle cinque postazioni identificate. Si tratta di un potenziamento importante che ci consentirà di controllare i livelli dei fiumi e l’andamento dei livelli dell’acqua in caso di innalzamento. Si tratta di un primo investimento importante reso possibile anche grazie agli sviluppi digitali e tecnologici in atto”.

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