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Dalla Moldavia a Imola, il progetto di “Insieme per un futuro migliore” continua

Il sindaco Panieri e il vice sindaco Castellari hanno ricevuto i sei adolescenti e la loro accompagnatrice – Saranno ospiti per tre settimane

DALLA MOLDAVIA A IMOLA: PROSEGUE IL PROGETTO DI ACCOGLIENZA DELL’ASSOCIAZIONE “INSIEME PER UN FUTURO MIGLIORE”

Sono stati ricevuti in municipio ad Imola, nella Sala del Consiglio comunale, dal sindaco Marco Panieri e dal vice sindaco Fabrizio Castellari, i ragazzi moldavi ospiti dell’associazione “Insieme per un futuro migliore”. Con loro, hanno partecipato all’incontro anche l’accompagnatrice e alcune famiglie che li accolgono nel fine settimana, insieme alla presidente dell’associazione, Arena Ricchi. Gli ospiti sono stati accompagnati in visita nelle sale della residenza municipale prima dello scambio di doni, fra cui la coccarda della Repubblica di Moldavia che i bambini hanno regalato al sindaco Panieri, insieme allo scudetto della propria scuola (corrispondente alla nostra secondaria superiore di primo grado).

Al via il rapporto con la Moldavia – “Dopo che la Repubblica Bielorussa ha sospeso unilateralmente la realizzazione dei progetti di risanamento a favore dei propri minori residenti in zone radioattivamente contaminate, l’associazione “Insieme per un futuro migliore” ha proseguito la propria attività con l’ospitalità di alcuni bambini, veramente pochi, collocandoli presso selezionate famiglie del territorio – spiega Arena Ricchi, presidente dell’associazione “Insieme per un futuro migliore” -. A lungo però ci si è resi conto che, stante la situazione geopolitica, i progetti di risanamento sono da considerarsi definitivamente chiusi e dopo attenta riflessione è stato valutato che sarebbe stato un peccato disperdere l’esperienza accumulata in quasi 30 anni di attività. Insieme ad altre Associazioni italiane abbiamo assunto informazioni sulla Repubblica di Moldavia, ricevendo la conferma che si tratta di uno dei Paesi più poveri dell’Europa; da lì la nuova esperienza è iniziata”.

In primavera, Arena Ricchi e altri componenti dell’associazione si sono recati nel distretto di Hîncești, al confine con la Romania e unitamente alle autorità locali è stato predisposto un programma di risanamento sociale a favore dei più deboli, nel caso specifico della città di Ciuciuleni; per questo motivo sono arrivati a Imola 6 adolescenti con una accompagnatrice.

“Considerata la difficoltà a trovare famiglie disposte ad accogliere un adolescente per tre settimane, abbiamo convenuto di ospitarli in un appartamento unitamente alla accompagnatrice/interprete e di far loro trascorrere in famiglia solo i fine settimana” aggiunge Arena Ricchi. Il soggiorno sarà animato da visite guidate, piscina, gite al mare in collaborazione con AUSER, privilegiando la conoscenza della città e l’inserimento nel tessuto cittadino.

“Al termine dell’esperienza ci attende il confronto con le autorità moldove che sono interessate all’ampliamento del progetto, e stiamo già pensando di “adottare” una scuola così come facemmo in Bielorussia” conclude Arena Ricchi.

“Questa mattina abbiamo accolto i bambini della delegazione proveniente dalla Repubblica di Moldavia con cui l’associazione “Insieme per un futuro migliore” ha instaurato recentemente un nuovo rapporto di collaborazione per progetti ed esperienze dedicate ai minori di quel Paese – sottolinea il sindaco Marco Panieri -. Non posso non sottolineare il dispiacere di quest’anno nel non ricevere i numerosi bambini bielorussi provenienti dalle zone contaminate a seguito del disastro di Chernobyl, che ogni anno partecipavano ai progetti, a causa della sospensione unilaterale di qualsiasi collaborazione voluta dal governo bielorusso. Una scelta incomprensibile e dannosa per i minori coinvolti. Voglio ringraziare l’associazione, la Presidente Arena Ricchi e i volontari per il percorso che hanno condiviso con noi, per essersi reinventati alla luce dei mutamenti dello scenario internazionale e per l’impegno che quotidianamente mettono a disposizione. Imola si conferma, grazie a realtà come queste, una terra di valori, con un sentimento di solidarietà profondamente radicato e praticato”.

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