Castel San Pietro. Ciotole non adeguatamente pulite, disordine e scarsa igiene. Sono questi gli elementi che hanno spinto un gruppo di cittadini ad allertare la stampa in merito al degrado diffuso che affligge l’Oasi felina n.28 di via Viara. Siamo a Castel San Pietro, in un isolato terreno demaniale vicino ad alcuni orti, a lato dell’alveo del fiume Sillaro.
Il Comune, che ha recepito la segnalazione, si è detto “perfettamente a conoscenza della situazione. Abbiamo una convenzione con ENPA, loro gestiscono le oasi e noi interveniamo dopo le segnalazioni. I sopralluoghi con ASL li abbiamo fatti e ne faremo un altro nei prossimi giorni. Stiamo lavorando” – aggiungono dal Comune – “in modo da creare una situazione migliore. Là ci sono degli accatastamenti ed è in corso una pulizia; forse valuteremo uno spostamento vista l’ubicazione così vicina al fiume. E’ comunque in cantiere una miglioria” – evidenzia il Comune castellano – “e dobbiamo attenerci ai pareri dell’ASL”.
L’oasi felina è ubicata in un campo adiacente all’alveo del fiume, dove un tempo vi era un appezzamento di terreno. Vanta anche diverse coperture, dove gli animali vi si possono ricoverare. Il tutto però, come mostrano le foto, non è adeguatamente valorizzato e mantenuto e forse, a discapito di igiene e condizioni dei mici che ci vivono. In un capanno sono accatastati oggetti e indumenti sporchi e un vecchio punto cibo ricolmo di insetti e polvere. All’esterno, vista l’erba alta, un numero spropositato di zanzare. Altri oggetti abbandonati, forse in attesa di essere trasferiti, e altri punti cibo forse non sufficientemente mantenuti. “Si tratta di un’oasi che seguiva una signora che poi è deceduta, lasciando poi il compito a un’altra anziana. Dopodichè sono subentrati altri due signori molto bravi. Sappiamo che la zona va ancora pulita” – aggiunge il Comune – “e ci vorrà forse una ditta che vada a ritirare quegli accatastamenti. Ora attendiamo il parere dell’ASL. Gli esporremo le nostre idee, poi interverremo”.
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