Imola. Con la consegna delle 2024 firme raccolte per la modifica del progetto di
quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese, si è conclusa la prima fase di attività promossa nelle frazioni di Chiusura, San Prospero, Ortodonico e Casola Canina.
Come già anticipato durante il dibattito pubblico con RFI organizzato dal
Comune di Imola il 12 giugno, è nato il Comitato Imolese NoViadotto.
“Ora più che mai dobbiamo mantenere alta la guardia” – fa saper il portavoce, Armando Martignani – “ed evitare di trasformare questo conflitto innescato da RFI, in una guerra fra poveri: da un lato gli agricoltori che difendono il loro campi e dall’altro i cittadini che difendono le loro case. Ferma la nostra convinzione di favorire il percorso in affiancamento all’attuale linea ferroviaria. NoViadotto propone poi un’eventuale alternativa che non possa penalizzare altri cittadini “come un percorso misto per bypassare Imola attraverso un tunnel sotterraneo come già applicato altrove. Una soluzione che costerà certamente di più, ma in barba alla minor spesa, rispetterebbe le esigenze della collettività essendo l’unica situazione in grado di evitare EcoMostri e lacerare comunità, che accontenterebbe tutti, cittadini e agricoltori.
Il Comitato NoViadotto” – concludono – “nasce per far sentire la voce dei cittadini, vigilare affinché si opti per il tracciato migliore, fornire osservazioni, dialogare con le Istituzioni e gli Enti coinvolti nella partita e collaborare con gli altri comitati cittadini.