Spuntano nuovi proponenti per il parco eolico nei territori di Casalfiumanese e Monterenzio: numerose osservazioni presentate al procedimento meno recente – quello di PRIME EMILIA srl- e l’avvento di NUOVE progettualità già presentate al Ministero dell’Ambiente per il complesso iter autorizzativo. La prima riguarda Emilie Wind S.r.l. (Roma) e un’altra RWE Renewables Italia S.r.l.

OSSERVAZIONI A PARCO EOLICO “EMILIA”
Ci sono diverse osservazioni degne di nota, che di fatto, starebbero complicando l’avanzamento dell’istruttoria per quest’ultima progettualità.
*La REGIONE TOSCANA, nella sua divisione per la “tutela e natura del mare” sostiene, in una osservazione presentata oltre i termini, come “le integrazioni pervenute non soddisfano quanto richiesto e che lo stato attuale delle indagini ambientali esposte nello Studio d’incidenza appare del tutto insufficiente per esprimere un parere anche considerato che il progetto in questione andrebbe a interagire col vicino parco eolico Casoni di Romagna, aggravando il degrado ecologico da esso probabilmente indotto”
Ma anche le perplessità circa la tutela dei volatili “il rumore indotto dalle macchine costituirà rumore di fondo che , per ampie superfici, può attenuare
l’efficacia dei canti e voci di allarme degli animali in riproduzione o in fase gregaria di alimentazione, determinando di conseguenza un deterioramento di habitat di specie protette”

Sul clima “Nessun documento pervenuto riporta dati riguardanti la durata percentuale, in periodo diurno, di condizioni di nebbia, né riporta altro parametro utile a stimare, nel corso dei vari mesi dell’anno, le condizioni medie di visibilità atmosferica”
*Richiesta approfondimenti“ai fini della Valutazione di Incidenza sul sito Natura 2000 ricadente nel territorio toscano” – conclude l’ente – “che il Settore regionale VAS e VincA, competente a esprimere gli esiti in qualità di Ente gestore, ritiene che lo Studio di Incidenza Ambientale presentato dal proponente, anche alla luce della documentazione integrativa presentata in data 05/03/2024, necessiti di ulteriori approfondimenti”.
A QUESTE OSSERVAZIONI SONO POI STATE PRODOTTE INTEGRAZIONI DA PARTE DEL PROPONENTE, INTEGRAZIONI ALLE QUALE LA REGIONE TOSCANA HA RISPOSTO SPIEGANDO COME: ” le integrazioni pervenute non soddisfano quanto richiesto e che lo stato attuale delle indagini ambientali esposte nello Studio d’incidenza appare del tutto insufficiente per esprimere un parere anche considerato che il progetto in questione andrebbe a interagire col vicino parco eolico Casoni di Romagna, aggravando il degrado ecologico da esso probabilmente indotto”
Per quanto riguarda la la Valutazione di Incidenza sul sito Natura 2000 ricadente nel territorio toscano, il Settore regionale VAS e VincA, competente a esprimere gli esiti in qualità di Ente gestore, ritiene che lo Studio
di Incidenza Ambientale presentato dal proponente, anche alla luce della documentazione integrativa presentata .in data 05/03/2024, necessiti i di ulteriori approfondimenti

ENTE PARCO VENA DEL GESSO
L’ente, nell’interessante esposizione, sottolinea come “manchino totalmente informazioni utili su frequentazione e utilizzazione delle aree di progetto da parte di specie animali “sensibili” e” – aggiunge l’ente – “la valutazione delle incidenze deve tener conto di conoscenze che si possono ottenere solo dopo aver programmato e realizzato un monitoraggio specifico. I risultati delle indagini da effettuarsi prima della realizzazione delle opere sono di importanza fondamentale per valutare impatto su habitat e specie. Riteniamo quindi” – osservano – “che lo studio di incidenza debba essere riformulato e integrato con i risultati del monitoraggio ex ante.”
Dunque, concludono – “al momento non abbiamo gli elementi necessari per poter esprimere un parere completo e definitivo sul progetto”
Infine le osservazioni di ARPAE Emilia-Romagna, che rileva come nella documentazione presentata “non viene presa in considerazione la zoonizzazione acustica dei Comuni in cui ricadono i ricettori interessati dalla realizzazione del progetto: tale aspetto risulta fondamentale nella valutazione del rispetto del limite assoluto di immissione.
Non è stata prodotta”
– aggiungono – “alcuna valutazione acustica relativa alla realizzazione e al funzionamento del sistema di accumulo di energia e delle opere di connessione alla RTN.”
L’elemento maggiormente carente, segnala ARPAE – “risulta essere quello relativo alle misure acustiche, che hanno avuto una durata temporale assolutamente insufficiente e inidonea per la caratterizzazione del rumore attuale.”