Era rimasto incastrato con le dita mentre tentava di scavalcare il muro di cinta dell’Autodromo di Imola, in via Tenni, durante le prove libere del WEC. Il giovane era stato trasportato nella Struttura complessa di ricostruzione della mano di Modena dove aveva subito un intervento chirurgico; si era poi parlato dell’eventualità di una richiesta danni nei confronti dell’autodromo da parte del giovane: fatto però al momento non confermato.
Ma anche Formula Imola pare essere intenzionata a dare mandato ai propri avvocati per tutelare la propria posizione: “Abbiamo fatto tutti i passi che dovevamo fare” – ammette Pietro Benvenuti, Direttore dell’Enzo e Dino Ferrari – “tutelando Formula Imola in questa vicenda. Il principio è quello che uno non dovrebbe scavalcare.Se qualcuno perde o gli cade qualcosa all’interno, ci contatta, e dall’interno lo accompagniamo a riprenderlo.” – Benvenuti si sofferma poi sulla situazione legata al muro esterno dell’autodromo – “è sicuramente una situazione che conosciamo e che stiamo affrontando. E’ logico che si parla di un certo investimento e ci sono delle scelte da fare sulla tipologia di manufatto. Certo, stiamo parlando di una recinzione datata: è una scelta che dovremmo vedere assieme al Conami e si tratta sicuramente di un investimento importante: dobbiamo salvaguardare la struttura e questa operazione è senz’altro nei nostri pensieri, però tutte le cose assieme non possiamo farle- precisa poi Benvenuti – “Occorre dare delle priorità: la struttura è molto grande, la recinzione va sostituita per intero e non un po’ alla volta, ad esclusione naturalmente degli interventi nei punti più ammalorati. Il manufatto è assolutamente attenzionato e nei nostri prossimi obbiettivi c’è la sostituzione”.
Ma a tirare le orecchie a Formula Imola è Simone Carapia – “La gravità dell’episodio dimostra che tutta l’attenzione e le spese sono rivolte alla parte ludica e della accoglienza ai VIP mentre si trascura tutto ciò che è la sicurezza di ciò che è lontano dalla zona box. Il circuito ha un perimetro vasto” – ricostruisce l’esponente di Fratelli d’Italia – “e tanti sono i punti da tenere attenzionati. Per una negligenza a tenere in buona manutenzione la recinzione di confine tra l’Autodromo e l’esterno ora c’è un giovane con grossi problemi ad una mano” – aggiunge – “Serve minimo quell’attenzione alla sicurezza così come ci richiamano le norme ma meglio sarebbe avere un senso di responsabilità ulteriore sapendo che oltre il muro perimetrale dell’Autodromo c’è una città.“
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