Una vita da ortolano, un passato da partigiano, 100 candeline per Francesco Luparesi
Redazione
Francesco Luparesi racconta i suoi 100 anni al cellulare, come se di anni ne avesse 20. Fa un certo effetto sentire direttamente da lui i racconti di una vita. I 100 anni li ha compiuti e festeggiati il 6 giugno scorso, insieme alla moglie Pierina Zanotti, al figlio Danilo, a tanti parenti e amici, compreso Vittorio Gardi e il presidente dell’Anpi Imola, Gabrio Salieri, mentre a formulargli gli auguri a nome della Città e consegnargli la medaglia dei centenari è stato il sindaco Marco Panieri. Riconosciuto partigiano nel “Sap Montano”, Francesco Luparesi è stato amico di Luigi Tinti, il mitico comandante Bob, di Vittorio Gardi e di tanti altri ragazzi che, negli anni della guerra, scelsero la Resistenza. Nato a Imola il 6 giugno 1924, Francesco Luparesi appartiene ad una stirpe di ortolani, a partire dal nonno e dal padre. Prima in via Tiro a Segno, poi spostandosi a Pontesanto e dopo ancora in via Colombarina, ha sempre seguito il padre nel lavoro di ortolano, continuando a farlo per tutta la vita. Lui ha scelto di specializzarsi nella coltivazione degli ortaggi ed è stato anche un pioniere in certe tecniche di coltivazione, “tanto è vero che poi me le copiavano – racconta oggi-. I prodotti li portavo al mercato ortofrutticolo a Bologna, oppure quelli da esportazione li davo alla Cooperativa Ortolani”. Dopo i settant’anni ha abbandonato l’orto, per dedicarsi alla coltivazione dei funghi, anche qui facendo da precursore dell’attività in zona, che ha continuato per alcuni anni, prima di cedere il tutto al socio. Oggi continua a rimanere aggiornato, fra televisione e giornali. “Mi viene il nervoso a vedere come va il mondo, come la gente cerca di rovinare il mondo, che è tanto bello” dice con la saggezza dei suoi 100 anni, di chi ha vissuto le difficoltà della vita quotidiana e quelle della guerra, sapendo sempre superarle, grazie alla sua tenacia e umanità.