L'Altra Imola
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Caduto in casa, un’odissea per farsi visitare “Troppi rimpalli”


IMOLA. “Sono caduto in casa lunedì sera, ho telefonato al 118 per chiedere un intervento. Il 118 a sua volta mi ha indirizzato alla continuità assistenziale.” E’ il racconto di Onorato Randi, 80enne di Imola “Ho chiamato il numero verde (della continuità assistenziale, ndr) e mi han detto che fra un’ora sarebbero venuti a casa. Vedendo che dopo più di un’ora non arrivava nessuno ho richiamato il numero che avevo composto al pomeriggio. Mi ha risposto una signora” – ricostruisce l’ottantenne – “forse una dottoressa, dicendo che aveva provato a chiamarmi, mi ha detto di avermi prescritto un antinfiammatorio e di andarlo a ritirare in farmacia. Forse potevano venire a portarli loro a casa, perché erano già le 23 e come detto, ero immobilizzato dal dolore. Martedi – il giorno successivo – il mio medico di base non era purtroppo di turno” – rammenta Randi – “Mercoledì pomeriggio ho poi chiamato il 118 che é poi effettivamente arrivato, quindi verso le 13 sono andato là e sono tornato a casa alle 23 senza essere stato visitato dall’ortopedico” – aggiunge – “Sono stato undici ore su una sedia a rotelle. Avevo un Codice verde. Una tragedia. Alle undici di sera sono venuti a dirmi che l’ortopedico aveva concluso il turno e di tornare all’indomani che mi avrebbero visitato per primo. Perché non me l’hanno detto prima? A quell’ora ho dovuto prendere un taxi e tornare a casa . La mattina dopo sono andato nuovamente in ortopedia e mi hanno rivisitato:”piccola frattura nell’osso sacro e una forte sciatalgia.” Il medico mi ha cambiato il farmaco (l’antiinfiammatorio), perchè tra l’altro quello che mi avevano prescritto al telefono, mi ha detto l’ortopedico, non andava bene con le mie patologie pregresse, dal momento che recentemente ho avuto un ictus. Certo” – esorta – “non ero in pericolo di vita, ma non potevo muovermi e chi ha risposto al telefono dalla continuità assistenziale poteva forse preoccuparsi un po di più della mia situazione.” LA STORIA COMPLETA NEL VIDEO

LA REPLICA DELL’AUSL
  “l’Ausl” – fa sapere – “non può rispondere sul caso specifico per motivi di privacy ma che in generale i passaggi per ricorrere ai servizi per le urgenze sono quelli descritti (urgenze non gravi MMG-Medici associati con MMG assistito-Servizio di CA numero verde prefestivi festivi notturni no accesso diretto-CAU 8-20 accesso diretto DIVERSO da Emergenze=118 e PS)

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