Siamo in un momento storico in cui tutti i servizi essenziali che ci permettono di condurre una vita dignitosa hanno prezzi sempre più irraggiungibili per buona parte delle famiglie e delle persone. Si tratta di una situazione che coinvolge molti altri paesi, ma l’Italia ne risulta colpita in modo particolare. Questa situazione è dovuta solo in minima parte alle compagnie che si occupano delle forniture dei servizi elencati. In realtà, la responsabilità di questi rincari pesano soprattutto su due fattori esterni: il primo, sono gli aumenti dei costi delle materie prime, dovuti a complessi meccanismi che hanno a che fare con le politiche economiche internazionali e con le multinazionali del petrolio, oltre che con tutte le complicate procedure di importazione delle fonti di energia e dei carburanti. Il secondo fattore responsabile del fatto che in Italia abbiamo bollette particolarmente salate risiede nel fatto che nel nostro paese paghiamo imposte importanti sui consumi.

Le Accise ossia le imposte sui consumi oltre che l’IVA, la cui aliquota aumenta continuamente,hanno un ruolo di primaria importanza nel far lievitare le fatture delle forniture di gas ed elettricità in particolare. Non a caso, secondo una recente indagine condotta dall’Istituto di ricerca europeo Eurostat, l’Italia ha le bollette tra le più salate tra tutte quelle presenti entro il panorama dei paesi appartenenti all’Unione Europea. Un triste primato, che coinvolge purtroppo sia gli utenti privati che le aziende. Tra queste, sono soprattutto le Piccole e Medie Imprese a risentire maggiormente della problematica: già vessate da tasse e burocrazia, i costi elevati per la fornitura dell’energia e del gas necessari per portare avanti le proprie attività, sono l’ennesima stangata sulla produttività italiana. Le associazioni datoriali hanno fatto seguito alla ricerca Eurostat, anche negli anni passati, per sottolineare la drammaticità della situazione.

MORAL SUASION A 13 SOCIETA’ TRA CUI ANCHE HERA COMM
L’Antitrust ha avviato un intervento di moral suasion nei confronti di 13 società attive nella fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero. “le offerte pubblicizzate online non sono risultate pienamente conformi alla disciplina a tutela del consumatore”. Le società in questione sono Illumia, Jen Energia, Dolomiti Energia, Axpo Italia (Pulsee Luce & Gas), Ajo’ Energia, Acea Energia, Ecom-Energu Comune, Agsm Aim Energia, Hera Comm, Wekiwi, Omnia Energia, Semplice Gas & Luce e E.On Energia.

Il comunicato dell’Antitrust

“In particolare, a seguito della prevista cessazione del mercato tutelato, l’Autorità ha effettuato un monitoraggio delle offerte commerciali proposte dalle principali società di vendita di energia elettrica e gas presenti sul mercato libero per verificare la trasparenza e la completezza delle informazioni promozionali fornite ai consumatori, con riguardo sia alle componenti economiche sia ai claim ambientali” come si apprende nella nota di Antitrust, che segnala come “criticità nelle varie voci di costo perché mancava l’indicazione di alcuni oneri che compongono il prezzo dell’energia”. Rispetto ai claim ambientali, poi, “è emerso che alcune affermazioni da parte delle società non fornivano circostanziate e certificate informazioni sulle concrete azioni svolte”.  Alla fine della propria analisi, ha riferito ancora l’Antitrust, “è stato rivolto alle società interessate l’invito ad integrare la propria informativa promozionale in modo chiaro ed esaustivo, attraverso l’indicazione di tutti gli oneri (discrezionalmente previsti dalle società di vendita) che compongono la spesa per l’energia”. Non solo perchè l’Autorità ha anche chiesto di predisporre “un’informativa completa e corretta in materia di green claim, corredata delle certificazioni e dalle attestazioni relative ai vanti ambientali, agevolmente consultabili”. Proprio questi “si inseriscono nel solco della continua e forte attenzione che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sta prestando e continuerà a prestare al mercato dell’energia elettrica e del gas”