Nuova linea ferroviaria, Marchetti: “Comuni si fingono ignari ma Regione era a conoscenza del progetto”
Redazione
“Del quadruplicamento della tratta ferroviaria Bologna-Castel Bolognese se ne parla dal 2022 e, per questo, stupiscono quei Comuni che cadono dalle nuvole. Le Amministrazioni Comunali chiedano spiegazioni a Bonaccini, visto che il tempo per presenziare sul territorio, seppur in campagna elettorale, ce l’ha eccome”. Così il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti, che interviene sull’opera di potenziamento della tratta, che, con le diverse ipotesi al vaglio, dovrebbe portare ad un potenziamento della linea con caratteristiche AV/AC per garantire un incremento della capacità. “ Il Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali dell’intervento – aggiunge Marchetti – è stato concluso nel 2023 e i relativi esiti, da quel che mi risulta, sono stati successivamente condivisi con la Struttura Tecnica di Missione del Ministero dei Trasporti ma anche con la Regione Emilia-Romagna. Un coinvolgimento non casuale quest’ultimo, visto che il Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT) proprio della Regione Emilia-Romagna (2021), che oltre a definire alcuni obiettivi, segnala – ricorda l’esponente della Lega – l’importanza dell’incremento di capacità della tratta Bologna–Castel Bolognese per risolvere i limiti attuali che costituiscono elemento di criticità per i servizi ferroviari, passeggeri e merci, che transitano su di essa”. Marchetti osserva che “dall’8 maggio, Rete Ferroviaria Italiana ha chiesto alle Amministrazioni di dare visibilità del procedimento pubblicando sui rispettivi siti istituzionali la relazione contente il progetto dell’opera e l’analisi di fattibilità delle eventuali alternative progettuali consultabili. La politica oggi si risveglia dal torpore, su un’opera nota da anni, che ha visto anche il coinvolgimento degli enti territoriali, quale la Regione, titolare del piano trasporti regionale. Se la Regione ne era al corrente e se, soprattutto questo intervento coincide con gli indirizzi nei piani programmatori regionali stessi, le Amministrazioni Comunali che ora cadono dalle nuvole chiedano spiegazioni a Bonaccini. Nell’epoca dei social, dove conta l’immagine e chi strilla di più, spesso ci si dimentica delle cose importanti” conclude il leghista Marchetti.