Imola. Contemporaneamente agli incontri pubblici online di presentazione del
progetto di quadruplicamento della linea ferroviaria fra Bologna e Castel Bolognese, a Chiusura e a San Prospero, nelle quattro giornate fra venerdì 31 maggio e lunedì 3 giugno, è cominciata una raccolta di firme per «chiedere di sospendere l’iter di approvazione dell’opera, al fine di riesaminare i progetti di realizzazione, favorendo quello in affiancamento alla linea esistente piuttosto che le altre tre opzioni prospettate in adiacenza all’autostrada». A farlo sapere, sono Alessandra Cecchetelli, Armando Martignani e Giuseppe Franceschelli, promotori e garanti della petizione. Intrapresa anche e soprattutto «per le gravi ripercussioni che quelle ipotesi producono sulle abitazioni, sulle attività, sull’agricoltura e sul contesto sociale delle frazioni interessate».
Questa richiesta è indirizzata a Rfi, alla Regione, alla Città metropolitana e al
Comune. E ad oggi sono state raccolte circa 600 firme.
“Oltre che una raccolta di firme, ci sentiamo di definirla come un’opera di
sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza” – fanno sapere i promotori – “perché sono molte le persone -e prime fra tutti i residenti- a non sapere neanche dell’esistenza di questo progetto, o a non conoscerne i particolari, o a non avere la possibilità di partecipare in maniera attiva al dibattito pubblico online. Pertanto” – sottolineano – “la nostra intenzione è quella di andare avanti fino a quando sarà possibile alla luce dei termini stabiliti dalla procedura.”
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