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“Dietista e merenda, a Imola offerta più ampia di altri nelle mense scolastiche”

Fabrizio Castellari sulla mensa scolastica: “l’unità di misura non può essere solo il costo. Eroghiamo oltre 3 mila pasti al giorno, gli agevolati sono il 44%, la soglia è passata da 12 a 17 mila ISEE in tre anni. Per tutti i servizi scolastici il Comune investe 18 milioni di euro annui.” la replica integrale del Vice-Sindaco con delega all’Istruzione

“Riscontro volentieri alle considerazioni che ho letto, affinché sia fatta piena luce su un servizio così importante e prezioso quale è la refezione scolastica.”

“Vi è un primo punto, che è fondamentale. L’unità di misura dei servizi scolastici non può essere solo il costo.”

“Una valutazione compiuta non può prescindere dal quadro completo dei servizi scolastici erogati dal Comune. Il totale delle risorse investite ogni anno nei servizi scolastici – asilo nido, scuola dell’infanzia, refezione, trasposto e diritto allo studio – supera i 18 milioni di euro. E’ il quadro complessivo che restituisce l’impegno del Comune verso le famiglie.”

“Se nella refezione le nostre tariffe sono più alte che in altri Comuni, Imola è al contempo ai primissimi posti nell’offerta di asilo nido (oltre il 50% dei bambini in età), nelle scuole dell’infanzia comunali con ben 22 sezioni a gestione diretta (oltre 1/3 dell’offerta complessiva) e nell’assistenza all’handicap, per il migliore l’inserimento degli alunni più fragili, con oltre 3 milioni all’anno di risorse investite per assistere ogni giorno 400 alunni/e tra 0 e 19 anni. “

“Storicamente a Imola nella refezione la percentuale di copertura da parte dell’utenza attraverso le rette si è sempre attestata intorno al 90% ed anche oltre. Sappiamo che altri Comuni hanno scelto di collocare una quota superiore di copertura sulla fiscalità generale dell’ente, cioè a carico di tutti i cittadini e le cittadine del Comune, anche delle famiglie che non usufruiscono di questo servizio. La nostra scelta è diversa. Ma se la maggior parte dei costi del servizio è coperta da chi ne usufruisce direttamente, ovviamente ciò avviene in maniera differenziata sulla base della propria situazione economica (ISEE), salvaguardando il principio di equità. “

“Nell’anno in corso il Comune di Imola eroga oltre 3 mila pasti al giorno, con un costo di gestione che nel 2023 è stato pari a circa 3.500.000 euro. Le entrate da rette scolastiche sono state circa 3.085.000 euro e la percentuale di copertura pari all’88%. “

“Diverso è il caso degli altri servizi, dove da sempre si è scelto che le percentuali di copertura da parte dell’utenza fossero molto più basse. Nei Nidi d’Infanzia ad esempio le rette coprono il 26%, nel trasporto scolastico si scende addirittura al 18%, nelle Scuole dell’Infanzia comunale si paga soltanto la mensa. Tutta la parte restante è sostenuta dalla collettività, ovvero da tutti i cittadini attraverso la fiscalità generale.”

“Se si effettuano confronti tra i Comuni, si vede che non tutti offrono gli stessi servizi. In particolare, il Comune di Imola è tra i pochi che, oltre al pasto completo (primo, secondo, contorno e frutta), è riuscito fin qui a mantenere la merenda di metà mattina, che altrove non viene più erogata. “

“Inoltre, il servizio di refezione mette in campo un presidio dietetico specialistico, avvalendosi di una dietista professionista che, oltre ad occuparsi del monitoraggio della qualità del servizio e dell’elaborazione dei menù, offre alle famiglie un supporto sul tema dell’alimentazione, a partire dall’ambito scolastico.”

“Sulle tariffe della refezione ha inciso certamente l’inflazione degli ultimi anni. In accordo con le Organizzazioni Sindacali abbiamo ridotto in maniera consistente anche l’adeguamento ISTAT che a dicembre 2022 era pari al 11.3%. Va comunque evidenziato che, dall’altra parte, anche il Comune subisce gli effetti negativi dell’inflazione e dell’ISTAT e deve fare i conti con i rincari di tutti gli acquisti e le forniture, quelli legati alla refezione esattamente come per tutti gli altri appalti.”

“Quanto alle soglie agevolative della refezione, è doveroso precisare che in tre anni sono salite da 12 mila ISEE (nel 2020) a 17 mila ISEE (da settembre 2023), portando il numero degli agevolati a 1565, oltre il 44% degli utenti complessivi.”

“Anche le forme di sostegno verso le famiglie con più figli ci sono e sono attive. All’interno delle soglie ISEE della Refezione (17 mila) e del Nido (26 mila), la cosiddetta “pluriutenza” viene declinata a favore delle famiglie con 2 o più figli. Il numero che attualmente ne usufruisce è superiore a 800 bambini/e nella sola refezione.” 

“Tutto ciò che afferisce alle tariffe scolastiche è oggetto di confronto ogni anno con le Organizzazioni Sindacali. Per il prossimo anno scolastico 2024/25 è stata già raggiunta un’intesa per cui le tariffe di refezione e trasporto resteranno invariate.”

“Tra gli obiettivi per gli anni futuri vi è certamente quello di continuare a tutelare l’utenza più fragile, incrementando ulteriormente il numero degli agevolati e parallelamente anche il numero delle famiglie con due o più figli che possono godere delle agevolazioni previste per la pluriutenza. Vale sempre il principio di equità.”

“In sintesi, nel quadro delle risorse a disposizione, i servizi scolastici sono da sempre una priorità per questa Amministrazione e continueranno ad esserlo. Perché se si mantengono nella loro qualità è tutta la comunità a trarne beneficio.” 

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