La vicenda delle casse di espansione di Tebano, secondo il Capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Faenza, Stefano Bertozzi “è vergognosa”.
Si tratta dell’ormai tristemente famosa vicenda della cassa d’espansione “Cà Lolli” sul fiume Senio.
“il ritardo di sei anni da parte del Comune di Faenza nell’avviare un tentativo di escussione legale di una fideiussione da 1.200.000 euro, che avrebbe consentito allora (unitamente a quella di 935.000 euro) di completare l’opera, dopo che erano stati dati già tre anni di proroga alle imprese esecutrici, in deroga rispetto ai 12 mesi massimi indicati nella convenzione di affidamento, è una colpa che deve trovare una spiegazione immediata.” E’ la denuncia dell’esponente meloniano di fronte alla singolare situazione che ruota attorno all’invaso – “Leggendo le carte aumenta la rabbia, la Regione stessa nel 2005 scrive in un proprio atto di Giunta, nero su bianco, che quelle casse, che la cassa 3 di Ca’ Lolli ,con i suoi 6.500.00 mc di capacità complessiva di accumulo avrebbero avuto il fine di “perseguire la protezione dalle esondazioni straordinarie a valle della via Emilia”

E il Comune di Faenza, in accordo con la regione Emilia-Romagna, concede tre anni di proroga al progetto e aspetta sei anni per incassare la fideiussione? Mettendo chiaramente rischio il buon esito della stessa? E questa cosa la apprendiamo da una delibera di giunta” – ammette il consigliere di opposizione faentino – “che sono stati obbligati a prendere altrimenti avrebbero fatto decadere definitivamente i propri diritti? negli anni ci è stato raccontato che le casse non sono state realizzate per un problema di fondi, oggi scopriamo che c’erano più di 2 milioni di euro pronti per essere incassati, e scopriamo di non avere mai fatto nulla di davvero efficace per riscuoterli” aggiunge – “Su questa cosa si deve andare in fondo, e lo farò anche a costo di ricorrere alla magistratura se necessario, soprattutto se dalle richieste di accesso agli atti e dalle interrogazioni che sto facendo le responsabilità emergessero in maniera chiara.“