L'Altra Imola
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“Riusiamo a merenda” come ridurre la produzione di plastica monouso

Nei giorni scorsi è partita la consegna dei portamerenda a tutte le classi prime
degli istituti secondari di primo grado

All’Istituto Comprensivo 2 l’incontro con studentesse e studenti per condividere
il valore che hanno le azioni quotidiane di ognuno per salvaguardare l’ambiente
RiusiAMO a Merenda! è il nome del progetto del Comune di Imola realizzato grazie al
finanziamento del Bando di Atersir – Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi
Idrici e Rifiuti che prevede la consegna di portamerenda a tutte le classi prime degli istituti
secondari di secondo grado del Comune di Imola.
La consegna è avvenuta nei giorni scorsi partendo, in via simbolica per tutte le classi, dalla
Scuola Secondaria di primo grado Innocenzo, dell’Istituto Comprensivo 2, alla presenza della
Dirigente Maria Di Guardo, del vice sindaco e assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari,
dell’Assessora all’Ambiente Elisa Spada e dell’ingegnera Federica Ferri dell’Ufficio Ambiente.
In cosa consiste il progetto – Il progetto prevede la distribuzione di portamerende in PP
 (polipropilene), riutilizzabili nel tempo per almeno 3 anni, agli alunni delle scuole secondarie
di primo grado pubbliche iscritti all’anno scolastico 2023-2024 e a quelli delle classi prime
dell’anno scolastico 2024-2025 del Comune di Imola di seguito elencate: Istituto Comprensivo
1, Scuola Pasolini Dall’Onda (via San Vitale n. 43); Istituto Comprensivo 2, Scuola Innocenzo
(via Cavour n. 28); Istituto Comprensivo 4, Scuola A.M. Valsalva (via Guicciardini n. 3);
Istituto Comprensivo 5, Scuola Sante Zennaro (via Pirandello n. 12); Istituto Comprensivo 6,
Scuola Andrea Costa (via Pio IX n. 1); Istituto Comprensivo 7, Scuola Luigi Orsini (via Vivaldi
n. 76). In questo modo saranno coinvolti in totale di 2.575 persone, di cui 1.945 alunni iscritti
all’anno scolastico 2023-2024 e circa 630 alunni iscritti all’anno scolastico 2024-2024 nelle
classi prime.


Obiettivi del progetto – L’obiettivo del progetto è fare prevenzione rispetto alla produzione di
rifiuti da prodotti monouso, nel caso delle merende incarti di merendine, pellicola o sacchetti in
plastica per alimenti; questa azione si pone in continuità con il progetto RiusiAMO attivato dal
Comune di Imola nel 2021 che ha previsto la consegna di borracce in alluminio riciclato alle
scuole secondarie di primo grado. Il progetto promuove la crescita culturale collettiva all’interno della scuola dovuta alla conoscenza specifica dell’importanza dei gesti quotidiani che ogni singolo individuo può compiere. Decidere di utilizzare il portamerende a scuola ha una valenza sociale ed ambientale che col tempo può innescare comportamenti virtuosi all’interno dei diversi nuclei familiari e diminuire la produzione di rifiuti di imballaggi plastici a scuola.
Questa buona pratica, una volta sperimentata e apprezzata, può poi essere estesa alle attività
esterne alla scuola, siano esse sportive o ricreative. Il progetto promuove anche stili di vita sani, stimolando a utilizzare il portamerenda per contenere prodotti freschi o frutta.
Perché utilizzare il portamerende – Nelle scuole secondarie di primo grado l’orario di lezione
si articola su 5 o 6 ore giornaliere. Non è previsto un servizio di refezione ma uno o due
intervalli (nel caso di tempo-scuola di 6 ore giornaliere), durante i quali gli alunni possono
consumare una merenda. Ne consegue che i ragazzi hanno la necessità di portare da casa
alimenti che spesso sono confezionati in incarti di plastica (prodotti confezionati quali
merendine o snack) o avvolti in pellicola o contenuti in sacchetti per alimenti (prodotti freschi,
come ad esempio panini, toast, prodotti da forno, frutta). La donazione del portamerende è una
valida alternativa all’acquisto di merendine confezionate o all’utilizzo delle tipologie di
involucri sopra elencate. Sul portamerende è stato stampato il logo del progetto “RiusiAMO – Io
faccio la differenza”, già utilizzato su borracce distribuite nelle medesime scuole con il progetto
finanziato da ATERSIR nell’annualità 2021, al fine di continuare a veicolare e consolidare un
messaggio educativo legato alla prevenzione della produzione di rifiuti. Questa azione oltre a
evitare i costi ambientali ed economici legati alla gestione degli scarti, permette infatti di
risparmiare materie prime, acqua ed energia elettrica che sono i principali ingredienti necessari
per la produzione a livello industriale di qualsiasi oggetto, con conseguente risparmio di
emissioni, in termini di anidride carbonica e di altre sostanze inquinanti.
Risultati attesi – In Italia i calendari scolastici stabiliscono la presenza a scuola degli alunni per
circa 200 giorni all’anno. Considerando che il peso medio di un incarto di merendina o di un
sacchetto di plastica è di circa 2 grammi, l’utilizzo dei portamerende a scuola può apportare la
seguente riduzione di rifiuto plastico all’anno: considerando il n. persone coinvolte dal progetto
x numero giorni di presenza a scuola x peso di un incarto o sacchetto, cioè 2.575 x 200 x 2gr, si
ottiene 1.030 kg di rifiuti di imballaggi plastici evitati durante ogni anno scolastico. Questi
quantitativi crescono se il portamerende entra a far parte delle abitudini quotidiane e viene
utilizzato anche in ambito extrascolastico. Queste valutazioni mostrano come comportamenti
virtuosi a partire dalle singole persone possano generare risultati apprezzabili a livello
collettivo, con conseguenze positive sull’ambiente concrete.
Monitoraggio dello stato di avanzamento del progetto – L’efficacia del progetto verrà
valutata con la collaborazione delle scuole coinvolte, somministrando ad un campione
rappresentativo di studenti coinvolti, pari ad almeno il 10%, un questionario con quesiti
specifici che permettano di valutare l’effettivo utilizzo del portamerende e di quantificare il
quantitativo di rifiuti plastici prodotti.
Costi del progetto – Il progetto ha un costo complessivo di 9.612,99 euro completamente
sostenute dal finanziamento di Atersir. Solo i costi relativi all’iva, pari a € 1.733,43, sono a
carico del Comune di Imola.
“Le scelte quotidiane che ognuno di noi fa a favore della riduzione dei rifiuti fanno la differenza
e, guardate a scala di collettività, possono portare a risultati inimmaginabili
– sottolineano il
vice sindaco e assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari e l’assessora all’Ambiente, Elisa
Spada -. Da questa riflessione parte il progetto che, con un oggetto concreto come un porta
merende riutilizzabile, veicola diversi messaggi: la riduzione di plastica monouso, il consumo di
cibi sani e freschi, il rispetto dell’ambiente. Abbiamo scelto di farlo in rete con le scuole, in
continuità con i progetti precedenti, perché sono il luogo principe dell’educazione che sempre
più integra il valore della sostenibilità. Ringraziamo l’IC2, Dirigente, insegnanti e studenti per
l’entusiasmo con il quale ha accolto il progetto così come gli altri istituti comprensivi che ne
beneficeranno”.

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