I 5 STELLE: “Pirogassificatore, MAI si è parlato di fibre di carbonio derivanti dalla lavorazione di materiali legati al mondo bellico/militare, ma solo di scarti di lavorazione della motor Valley.“
Imola. Nell’ultimo consiglio comunale, Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle, Ezio Roi, ha posto con urgenza un problema legato alla trasparenza e all’etica, circa un tema molto delicato e che in questi giorni sta facendo molto discutere. “Temi che i 5 Stelle ritengono “particolarmente “particolarmente importante nel momento in cui subiamo gli effetti di una pesante guerra nel cuore dell’Europa che massacra civili e devasta l’ambiente.” Dal sito online THE WEAPON WATCH (l’Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei) “abbiamo appreso una notizia poco diffusa e cioè che nel novembre scorso, la Curti Costruzioni di Castelbolognese, ha ottenuto un contratto attraverso una procedura negoziata (cioè senza bando di gara) dal Ministero della Difesa, per un importo previsto di oltre 2milioni di euro.Il progetto” – ricostruisce Roi – “si chiama “AMUS e si prefigge di mettere a punto un sistema di navigazione per droni militari in contesti geografici impervi dove manca il segnale GPS, a scopo di ricognizione e identificazione dei bersagli, mediante satelliti di opportunità”.
“Non solo, sempre nel 2023″ – ricostruisce il gruppo consiliare in una nota stampa – “la Curti ha ricevuto la qualifica di supplier dalla Defence Systems Business Unit di Leonardo, anche per il settore militare terrestre e navale.”
E fin qui tutto lecito” – mette le mani avanti Roi – “ma ciò che abbiamo contestato fortemente è il legame che esiste tra il progetto per il nuovo pirogassificatore imolese (destinato, con la partecipazione di Hera, al riciclaggio delle fibre di carbonio) e la presentazione al pubblico del progetto industriale, avvenuta nel maggio 2022.”
“I materiali video della serata sono a disposizione di tutti sul portale del Comune ed avendovi assistito personalmente, possiamo confermare” – sottolinea il consigliere– “che MAI si è parlato di fibre di carbonio derivanti dalla lavorazione di materiali legati al mondo bellico/militare, ma solo di scarti di lavorazione della motor Valley.“
“Di più. L’amministratore delegato della Curti (presente all’incontro) ha garantito che l’azienda non produce armi – rammentano – “ma solo parti di aeromobili ed elicotteri ad uso civile, negando legami attuali con il mondo bellico/militare.“
“Detto questo, la notizia che abbiamo portato in consiglio comunale smentisce quanto assicurato” – allarga le braccia l’ex Pretore – “e conferma il coinvolgimento con la Leonardo che non produce esattamente biscotti per l’infanzia.“
“All’Assessore Elisa Spada – la quale ha giudicato la mia richiesta irrispettosa, basata a suo dire su dichiarazioni supposte e non adeguatamente approfondite – segnalo che è disponibile sul web la conferenza stampa congiunta del 7 novembre 2023, di Hera e Leonardo, che giustifica in pieno le nostre perplessità e i nostri dubbi. – aggiunge – “Dichiarare che la fibra di carbonio che verrà riciclata nell’impianto imolese deriverà esclusivamente dalla lavorazione di alcuni aeromobili civili, pone una serie di inevitabili domande.“
“Non è scritto da nessuna parte, nemmeno nel comunicato di Hera, che queste fibre rigenerate verranno utilizzate solo per l’aviazione civile.” E il carbonio di scarto derivato dalla costruzione o dalla dismissione dagli aerei militari, dove finirà? Difficile credere che prenda strade diverse da quelle di Imola.” – prosegue il Capogruppo dei 5 Stelle – Per questo rivendichiamo la mancata trasparenza degli organi comunali nella comunicazione del progetto del pirogassificatore verso i cittadini e poniamo un tema etico fondamentale: ci va bene che nel nostro territorio si faccia business con il mondo bellico/militare?
“Ci sta bene che vengano impiegati oltre due milioni di euro del PNRR per agevolare gli interessi economici di una consociata come Hera ed una società come la Leonardo?”
“La cosa, secondo noi,” concludono – “pone un tema etico fondamentale che tocca le coscienze di tutti in un clima di guerra che sta mettendo in ginocchio la nostra economia e i bilanci famigliari di milioni di famiglie italiane.”
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