Responso oltre alle aspettative per “Munera”, uno speciale progetto per portare la musica nei luoghi di cura, riuscito nella sfida di disseminare armonia, bellezza, pace ed energia nelle Case Residenza Anziani. I giovani talenti dell’istituzione di eccellenza musicale universitaria hanno protato in dono la Musica esibendosi in concerto per gli ospiti delle strutture, per i loro famigliari, e per tutti gli operatori che quotidianamente si prendono cura dei soggetti più fragili, facendo del proprio lavoro una vera missione umana e sociale.
Una esperienza bella, preziosa ed arricchente per tutti. La Musica d’arte, eseguita con sapienza e maestria, ha suscitato negli ospiti in ascolto sentimenti di empatia, armonia, quiete e letizia.
E’ stata portata la Bellezza nei luoghi di grande cura, ed al contempo estasiati dalla capacità di risposta da parte di chi, nella sofferenza, alla Bellezza è straordinariamente sensibile.
Il progetto è nato in collaborazione con il Comune di Imola e Nuovo Circondario Imolese.
Tutti i concerti si sono tenuti alla presenza di Daniela Spadoni, Assessora al Welfare, e di Angela Maria Gidaro, Sovrintendente della Fondazione Accademia.
Al fine di celebrare l’identità della persona, nei luoghi di cura, con il progetto Munera si fa ricorso al linguaggio potentissimo della Musica d’arte, che in sé racchiude armonia, melodia, ritmo, espressione, immaginazione, perizia, sincronia, per mezzo dell’affiatamento di valorosi giovani di talento che hanno scelto la musica d’arte come professione e come missione per la propria vita. Sono giovani speciali, di raffinata sensibilità, dediti allo studio e alla disciplina, provenienti dall’Italia e dall’estero, che hanno trovato all’Accademia di Imola un percorso di grande valore e qualità per i propri studi musicali universitari. Tutti i talenti coinvolti nella prima edizione di Munera hanno risposto con entusiasmo alla partecipazione al progetto, desiderosi di suonare per un pubblico così speciale.
‘Creatività, cultura, arte e bellezza’, citando il Presidente Mattarella, costituiscono l’ossatura della nostra humanitas, abitano e arricchiscono le stanze dello spirito umano, senza distinzioni né vincoli legati alla pura performance dello stato di salute del corpo e della mente. L’idea che ispira il progetto Munera è quella di spostare il peso specifico di un linguaggio comune aggressivo e distratto, che diseduca all’ascolto e all’inclusione, verso un linguaggio che accoglie e nobilita le fragilità umane – le quali accomunano ognuno di noi -, anelando alla bellezza della vita. Numerosi compositori che hanno animato la storia della musica d’arte nel corso dei secoli, sono stati soggetti fragili, soli, e spesso tormentati da pesanti malattie, ma capaci di affidare al linguaggio dell’arte musicale la missione di elevare lo spirito umano e lodare la sua bellezza, la sua complessità, ed anche le sue contraddizioni. Dichiara la Sovrintendente dell’Accademia Angela Maria Gidaro
“Ci complimentiamo con la Fondazione Accademia per questa bellissima proposta e ringraziamo a nome di tutta la cittadinanza per avere organizzato questo dono – commentano gli Assessori alla Cultura, Giacomo Gambi e al Welfare, Daniela Spadoni -. Oltre che essere un bellissimo momento per gli ospiti per elevarsi nell’ascolto, può diventare per tutti i cittadini l’opportunità per ricominciare a frequentare quei luoghi che ospitano i nonni che sono la nostra memoria e i ragazzi con disabilità che ci ricordano che la fragilità merita di stare al centro delle nostre attenzioni”.