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“PRESTITI PER CURARSI” E IN REGIONE CRESCONO LE RICHIESTE

Il boom dei prestiti per le spese mediche in Emilia Romagna deve preoccupare? La Regione che ha fatto della sanità pubblica una bandiera, combatte da anni con tempi di attesa per le visite specialistiche.
Sostanzialmente, i tempi di attesa ancora lunghi nella sanità pubblica spingono l’utenza a rivolgersi al privato, con spese che vanno a intaccare i risparmi di una vita e costringono i più fragili a ricorrere ai finanziamenti: crescono i “malati indebitati”, nel 2023 in E-R i prestiti per spese mediche hanno rappresentato il 4,4% del totale dei finanziamenti richiesti, per una media di 6.332 euro con l’età media del richiedente pari al 45 anni e mezzo. Nel frattempo,gli ambulatori privati vengono favoriti – non è chiaro se volutamente o meno – si parla di un business da quasi 63 miliardi all’anno per gli ambulatori privati con un settore che ormai vale oltre la metà di quello pubblico.
Dall’analisi emerge anche come, nell’ultimo anno, il tasso dei prestiti personali per curarsi sia aumentato notevolmente: nel 2022 il Taeg medio riservato agli emiliano-romagnoli che hanno chiesto un prestito personale per spese mediche è stato pari al 9,4%, valore salito al 10,8% nel 2023, in aumento del 15%: è il report di Facile.it e Prestiti.it.
«Oggi curarsi è diventato sempre più oneroso, anche alla luce del maggior ricorso alla sanità privata», spiega Aligi Scotti, BU Director prestiti di Facile.it «Servirsi del credito al consumo può essere una strategia per alleggerire l’impatto di queste spese sul bilancio familiare, evitando così di andare in sofferenza o, peggio, di rinunciare a curarsi.»
LE LISTE D’ATTESA

Si parla di 520 milioni di euro arrivati da Roma per far fronte ai tempi d’attesa: come sono stati impiegati questi soldi? Il monitoraggio dei tempi di attesa della Regione negli ultimi mesi – come promesso – è tornato stabile – non succedeva da anni. Ma come vengono calcolate le tempistiche e qual è la reale situazione delle agende?

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