Ha dell’incredibile quanto avvenuto nelle campagne attorno Castel Bolognese: un vecchio casolare diroccato in realtà custodiva una coltivazione illegale di cannabis. Una vera e propria serra, sequestrata dai Carabinieri di Faenza.
“Il casale, anonimo, apparentemente abbandonato, e posizionato lontano da occhi “indiscreti” si prestava molto bene al fine per il quale era stato destinato, garantendo il dovuto riservo alle attività illecite che all’interno vi erano destinate – ricostruiscono i Carabinieri – Un incidente ha però portato alla luce il suo reale utilizzo, un incendio scoppiato per cause in corso di accertamento ha fatto giungere nel cascinale una squadra dei Vigili del Fuoco di Faenza che, scoperta la destinazione d’uso dell’immobile, ha informato il locale comando dell’Arma”.

Il celere intervento ha permesso ai Carabinieri di rinvenire grosse quantità di canapa in tutti i vari stadi di coltivazione, come i semi a germogliare e le piante adulte già attecchite. Il sequestro parla al momento di circa 650 piante oltre che sacchi di plastica ricolmi di marijuana già essiccata: si tratterebbe di un peso totale di piu di 30 kg.

All’interno della serra clandestina campeggiavano attrezzature professionali che permettevano di garantire il controllo della temperatura, l’areazione forzata e l’illuminazione delle piante. L’energia elettrica e l’irrigazione venivano garantite da generatori e autoclave.
Sono in corso le indagini per l’accertamento dei responsabili della coltivazione dello stupefacente che, una volta immesso sul mercato clandestino dello spaccio avrebbe garantito profitti per centinaia di migliaia di euro.