Imola. Nei giorni scorsi è stata ripulita la vasca, ove da tempo campeggiavano foglie e mozziconi di sigarette. E venerdì 29 marzo alcuni operai hanno transennato l’area per avviare un intervento rigenerativo.
Le intenzioni del Comune sono dedite a una valorizzazione della caratteristica opera – molto apprezzata dai cittadini che è stata toccata anche dalle giornate FAI di primavera – tuttavia, quantomeno per il momento, senza il ripristino dell’erogazione dell’acqua.Il motivo è immaginabile: questa fontana richiede costante manutenzione, altrimenti si verificano incrostazioni, muschio e un inevitabile problema legato al cloro. Va trattata al pari di una piscina. La fontana rimase in funzione per poco tempo poco dopo la sua inaugurazione e ormai da anni è priva di acqua. Il ritorno di questo elemento , unitamente all’illuminazione, ridarebbe al manufatto la sua identità originaria.
L’OPERA “NATURALMENTE” E I QUATTRO ELEMENTI
Creata da Mannes Laffi nel 1999, “Naturalmente” è composta da 365 formelle (proprio come i giorni dell’anno) in gres dipinto monocromo sul tema dei quattro elementi: aria, terra, fuoco,
acqua.
L’acqua scende a velo sulla quinta verticale dove sono disegnati
vari elementi e oggetti del mondo naturale.
Il quinto elemento, il tempo, è appunto lo scorrere incessante dell’acqua
metafora dello scorrere del tempo stesso.
Un lavoro sulla natura, sulla caducità della vita stessa.
Purtroppo per la mancata manutenzione dopo soli due anni la fontana era
stata chiusa e il lavoro sul tempo si è fermato in un limbo e un non
senso (una fontana senz’acqua), che rende questo spazio pubblico
meno suggestivo e interessante per come era stato pensato
originariamente.