Il biglietto del bus è sempre più digitale anche sui servizi extraurbani
Sulle linee urbane bolognesi oltre il 50% dei titoli singoli è acquistato con sistemi di pagamento “smart”
Acquistare e validare il biglietto del trasporto pubblico locale con lo smartphone o la carta bancaria è ormai un gesto quotidiano per molte migliaia di cittadini della provincia di Bologna.
Il “tap” , il semplice gesto di avvicinare la carta di pagamento contactless (bancomat o carta di credito) ai validatori verde smeraldo è una abitudine consolidata che ha visto acquistare, in questo modo, a Bologna oltre 4,2 milioni di biglietti nel corso del 2023.
Dall’8 marzo anche in tutto il servizio extraurbano sarà possibile utilizzare il pagamento diretto con carta bancaria. Sarà sufficiente avvicinare la carta, anche in versione “virtualizzata” su smartphone o smartwatch, e selezionare il numero di zone del proprio viaggio.
I validatori verde smeraldo, che nei mesi scorsi sono stati via via installati sull’intera flotta extraurbana, saranno ufficialmente operativi da venerdì 8 marzo, ma si accenderanno già il 6 marzo per una fase attiva di test aperta all’utenza. Nei due giorni di test sarà comunque possibile pagare utilizzando la modalità contactless: le due giornate serviranno principalmente per verificare sul campo eventuali problemi e correggerli.
COME FUNZIONA IL PAGAMENTO CONTACTLESS?
In ambito extraurbano all’avvicinarsi della carta bancaria appare sul display una schermata molto chiara ed intuitiva su cui è possibile selezionare, in maniera touch screen, il numero di zone richiesto. E se un utente non sa quante zone tariffarie attraverserà nel suo viaggio? Nessun problema: sarà sufficiente cliccare sulla specifica icona per poter selezionare la località di destinazione e il sistema farà il calcolo addebitando il titolo di viaggio corrispondente.
Ad ogni cambio d’autobus, rispettando la validazione obbligatoria, è possibile avvicinare nuovamente la carta, fisica o virtuale, selezionando il medesimo numero di zone. Nel limite di tempo di ciascun titolo, non sarà effettuato alcun nuovo addebito.
Sui bus urbani, continuerà invece ad essere sufficiente avvicinare la carta al validatore per vedersi addebitare il costo di un biglietto urbano a tempo, beneficiando inoltre della miglior tariffa che addebita direttamente il costo del giornaliero se si superano le quattro corse nella giornata.
Se invece si sale su un autobus extraurbano in area urbana, il validatore proporrà comunque obbligatoriamente la scelta all’utente, che sarà chiamato ad indicare se desidera acquistare un titolo urbano o uno a zone.
In tutti i casi, il validatore verde non rilascia alcun titolo cartaceo, con grande beneficio per l’ambiente.
In caso di verifica da parte del personale preposto, sarà sufficiente indicare al verificatore le ultime 4 cifre della carta bancaria utilizzata. A questo proposito, occorre solo una piccola attenzione per l’utente: le carte “virtualizzate”, ad esempio su telefono, hanno un numero identificativo diverso rispetto a quella fisica. È, dunque, consigliato verificare prima di salire sul mezzo perché in caso di verifica va fornito il numero della carta fisica o virtuale effettivamente utilizzata.
Il pagamento contactless con carta di credito o di debito direttamente a bordo del bus arriva così a coprire per intero il bacino di Bologna dando risposta agli utilizzatori più occasionali che – se in possesso di una carta bancaria – non dovranno più cercare una rivendita per acquistare il proprio titolo di viaggio.
COS’È L’EMV?
Il sistema EMV (acronimo di Europay, MasterCard e VISA) per i pagamenti contactless è attivo sui bus della nostra regione anche grazie alla competenza tecnica del partner tecnologico AEP Ticketing Solutions, una realtà specializzata nella realizzazione di sistemi di bigliettazione elettronica cashless a bordo dei mezzi in Italia e all’estero, con sede principale a Signa (FI). Il sistema EMV ha visto il suo avvio operativo a fine 2021 su tutti i bus urbani di Bologna – che è stata la prima città metropolitana in Italia ad estendere all’intero servizio urbano di autobus questo sistema – e successivamente nelle linee urbane di Ferrara e Imola. Dai prossimi giorni, quindi, gli apparecchi saranno attivi anche nell’extraurbano.
La dotazione del sistema di pagamento contactless da parte di Tper ha comportato ad oggi investimenti complessivi per 3 milioni di euro: 1,4 milioni di euro per la prima fase d’intervento, relativa ai servizi urbani, e 1,6 milioni di euro per l’attuale estensione extraurbana. L’investimento è finanziato al 50% con fondi POR-FESR messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna e al 50% con risorse aziendali Tper.
LA SFIDA DIGITALE PROSEGUE E RILANCIA
Al sistema di pagamento contactless con carta bancaria si aggiunge la possibilità di utilizzare le app Muver e Roger. Quest’ultima, in particolare, rappresenta il MaaS (sistema di Mobility as a Service) unico per la Regione Emilia-Romagna e consente, oltre all’acquisto ed alla validazione dei titoli di viaggio di bus e treni, anche altre funzionalità tra cui l’aiuto nella pianificazione del viaggio, fornendo gratuitamente indicazioni sugli orari e sull’arrivo dei mezzi in tempo reale su tutto il territorio regionale.
Ad oggi sono 415.700 gli utenti registrati sull’app Roger.
Nei bacini di Bologna e Ferrara, nel 2023 i biglietti a tempo acquistati con l’app sono stati quasi 900mila. A questi si aggiungono oltre 12.000 abbonamenti gratuiti “Salta Su” Under 19, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna, gestiti sull’applicazione Roger.
I 5,4 milioni di biglietti virtualizzati in un anno – sia tramite sistema EMV che via app – hanno sostituito altrettanti titoli di viaggio cartacei con conseguenti benefici per l’ambiente data la notevole riduzione della produzione della carta, del confezionamento e del suo ciclo di movimentazione nella rete di vendita. Si calcola, infatti, un risparmio di 7 tonnellate di carta, oltre alla garanzia di un’indiscussa praticità d’utilizzo e senza alcun sovrapprezzo per l’utente.
Sono numeri importanti che diventano anche patrimonio da cui partire per il progetto di ulteriore sviluppo sul fronte digitale lanciato nei giorni scorsi con la Regione Emilia-Romagna assieme alle altre aziende del trasporto pubblico regionale. Un progetto di “Mobility as a Service” che proseguirà entro il 2025 l’esperienza già fatta con Roger ampliando i soggetti coinvolti per arrivare alla piena integrazione di tutti gli operatori, con particolare riguardo a quelli di sharing, di cooperative di servizio taxi e auto a noleggio con conducente, oltre ad altri servizi a chiamata e a possibili servizi turistici. L’iniziativa coinvolge tutto il sistema del trasporto pubblico emiliano-romagnolo. Oltre alla Regione, Comuni e Province, le quattro Aziende Tper, Seta, Tep e Start riunite in consorzio, le Agenzie per la mobilità, Fer, TrenitaliaTper e Lepida, con la collaborazione delle Federazioni regionali delle persone con disabilità FISH e FAND.