Parlare di salute mentale nella comunità è una mission importante del CUF (Comitato Utenti e famigliari della salute mentale), l’organismo costituito in seno all’Ausl di Imola nel 2010 con l’obiettivo di promuovere e realizzare una reale partecipazione dei cittadini e degli utenti, che raccoglie le Associazioni di pazienti e famigliari del settore, i rappresentanti di tutte le unità operative del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Imola, oltre ai rappresentati di ASP e del Comune di Imola.
Per questo e per celebrare il centenario della nascita di Franco Basaglia, nato l’11 marzo 2024 e morto prematuramente il 29 agosto 1980, solo 2 anni dopo la promulgazione della legge 180/78 che prende il suo nome e che decretò la chiusura dei manicomi nel nostro Paese, il CUF ha deciso di organizzare un evento speciale aperto a tutta la cittadinanza.
“Il CUF si ritrova periodicamente per discutere di varie tematiche legate al tema della salute mentale, ma anche per organizzare iniziative che portino all’interno della nostra comunità il dibattito su questi temi – spiega la Presidente CUF Anna Marchi – Proprio per sensibilizzare i cittadini sul tema abbiamo pensato, sulla scorta di una serie di esperienze molte positive fatte in altre città e grazie alla preziosa collaborazione del Cinecircolo Celluloide, di proporre alla città un film importante, un film necessario per rompere il silenzio sui disturbi mentali. Kripton, del regista Francesco Munzi, è un affresco poetico di grande qualità artistica, che riesce a raccontare di un mondo spesso ignorato e colpito dallo stigma sociale”.
“La proiezione di questo film è un’ulteriore e preziosa occasione per confrontarsi sulle possibili situazioni di disagio vissute da giovani e adulti e sul loro intrecciarsi con il mondo personale, famigliare e sociale – aggiunge la dottoressa Alba Natali, direttrice del Dipartimento di Salute Mentale-DP e membro del CUF”
A confermare le difficoltà del presente, c’è la realtà, con i suoi numeri impietosi.
In Italia nel 2022 circa 800mila persone sono state curate dai servizi di salute mentale pubblici e circa tre milioni sono quelle che hanno manifestato disturbi mentali di rilevanza clinica.
Il disagio mentale è in crescita, soprattutto dopo la pandemia ed in particolare tra gli adolescenti, per i quali si parla di un aumento di circa il 30% dei casi.
“Per questo “Kripton” è un film necessario, urgente. Da non perdere – spiegano gli organizzatori – In una città come Imola che ha una grande storia nel campo della salute mentale e della psichiatria è particolarmente importante continuare a parlare di salute mentale di comunità. A cominciare dai grandi manicomi costruiti nell’ottocento e dalle grandi personalità politiche, scientifiche e sanitarie che hanno guidato queste istituzioni, Imola, per tanto tempo definita “la città dei matti” ha scritto pagine importanti in questo ambito e soprattutto, dopo la riforma di Basaglia, è stata una delle prime realtà in Italia a chiudere concretamente e non solo formalmente i manicomi, creando una rete di servizi e di supporti abitativi. Così, con questo film, vogliamo anche ricordare Franco Basaglia, che ha concretamente avviato una rivoluzione culturale e politica volta a ridare dignità e voce alle persone affette da disturbi mentali”.
Il lavoro di Francesco Munzi racconta la vita di sei giovani, ragazze e ragazzi, ricoverati in due comunità psichiatriche della periferia romana. Accanto a loro vivono, soffrono, combattono quotidianamente gli adulti (genitori e familiari, psichiatri, operatori dei servizi e delle comunità …) che insieme cercano di affrontare il disagio mentale. Storia dopo storia, passando da una testimonianza all’altra, il docu-film diventa un grimaldello che scardina luoghi comuni, tabù, pregiudizi e tenta di restituire a questi giovani sofferenti la dignità e l’unicità di ogni essere umano.
“Il nostro Comitato imolese vuole sottolineare con forza la profonda esigenza di essere ascoltati espressa da familiari ed utenti della salute mentale, per promuovere la consapevolezza che sviluppare l’ascolto ed il dialogo con chi incontra più difficoltà ad esprimere il proprio mondo interiore, costituisca una cura comunitaria che va ben oltre ai farmaci e ai servizi, seppur importanti”.
Il CUF invita la nostra comunità a non perdere l’occasione di assistere a questa proiezione speciale, che costituisce un’iniziativa di grande spessore civile e culturale.
Ingresso 5 euro fino ad esaurimento posti
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