Da venerdì 1 marzo, al termine dell’allestimento dedicato a Bertozzi&Casoni, per consentire le operazioni di messa in sicurezza e sgombero, propedeutiche all’apertura del cantiere
CHIUDE AL PUBBLICO LA ROCCA SFORZESCA,IN VISTA DELL’IMMINENTE AVVIO DEI LAVORI DI RESTAURO
Giunto a conclusione il progetto espositivo dedicato a Bertozzi&Casoni che ha visto nella Rocca Sforzesca l’allestimento della scenografica installazione “La morte dell’eros” (ricordiamo che la mostra su Bertozzi&Casoni continua fino al 1 aprile nella sola sede di Palazzo Tozzoni), la Rocca chiude al pubblico, in vista dell’imminente apertura del cantiere di restauro finanziato in parte con risorse del PNRR.
Sale chiuse quindi, già a partire da questo fine settimana, per consentire ad operatori e tecnici di Imola Musei di svolgere le necessarie operazioni di sgombero e di messa in sicurezza dei reperti storici e artistici esposti nella rocca, in vista dell’apertura del cantiere che avverrà nelle prossime settimane e la cui conclusione è prevista per la fine del 2025
Ricordiamo che i lavori, per un importo complessivo di 5,2 milioni di euro, sono finanziati con fondi Pnrr per 4 milioni e 220 mila euro e per 980 mila euro dal Comune. L’intervento riguarda, sostanzialmente, la riqualificazione delle aree esterne, dei cortili e degli spazi interni; il rifacimento del tetto; il restauro dei camminamenti superiori e di parte delle murature esterne.
“Siamo ormai giunti alla fase operativa di questo ambizioso progetto a cui stiamo lavorando, con tecnici e Soprintendenza, già da un paio di anni – commenta Giacomo Gambi, assessore alla Cultura -. Siamo del resto convinti che una Rocca adeguatamente valorizzata potrà svolgere con maggior efficacia il suo naturale ruolo di centro culturale, di socialità e di aggregazione, sia per mezzo delle numerose attività culturali e museali che danno valore a questo importante monumento, sia per la sua capacità di attrarre negli spazi esterni manifestazioni culturali, storiche, musicali e di intrattenimento”.“Ci rendiamo conto – aggiunge il direttore dei musei, Diego Galizzi – di perdere per diversi mesi uno dei contenitori culturali più attrattivi della città, ma i lavori consentiranno di rinnovare e arricchire gli spazi museali, e soprattutto di renderli accessibili in buona parte alle persone con disabilità. Nel frattempo stiamo lavorando all’allestimento di uno spazio al Museo San Domenico che possa raccontare la storia della rocca ai visitatori durante questo periodo di chiusura”.
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