Imola. Tutto era cominciato in Pedagna, nel 2020, quando Pepito, un meticcio di 11 anni, riesce a scampare al tentativo di avvelenamento. L’esca, un pezzo di cotechino farcito di stricnina, era stato lanciato all’interno del giardino di una villetta nei dintorni di Via Rossini. Dopo tre anni da quel fatto però, Pepito non c’è più. Il suo padrone lo ricorda così:
LA PETIZIONE AL SENATO
In Pedagna e altri quartieri, il fenomeno degli avvelenamenti però col tempo non si ferma. Da quel giorno, grazie all’ondata emotiva e di indignazione, Cesare Croci ha costituito il gruppo di cittadini “Segnalazioni bocconi avvelenati Imola” , un portale ove mappare le zone dove si concentrano gli avvelenamenti, oltre che darne notizia e sopratutto far presente il problema alle istituzioni. Proprio in mancanza di articoli di legge adeguati e punizioni irrisorie circa le azioni di avvelenamento. E quindi il gruppo di cittadini raccoglie le firme che poi vengono depositate in aula. La petizione chiedeva ufficialmente nuove “Disposizioni di contrasto al fenomeno dell’avvelenamento e maltrattamento degli animali di affezione “.
L’iniziativa, viene presentata il 7 settembre 2021 e annunciata nella seduta n. 357 del 7 settembre 2021 e poi Assegnata alla 2ª Commissione permanente (Giustizia).
Ma poi i lavori per la promulgazione della Legge si arenano: “una nuova legge a tutela degli animali era stata calendarizzata per essere poi discussa, ma poi è mutato il Governo – fanno sapere dal gruppo Segnalazioni Bocconi Avvelenati – “la sintesi della nostra petizione era che le leggi in vigore non erano adeguate per i casi avvelenamento, quantomeno per costituire un deterrente valido” – ricostruiscono –“ora l’obbiettivo è ripartire da qui. Magari con un meeting a Imola, dove sensibilizzare nuovamente questo fenomeno e far ripartire i lavori. Per questo tema” – segnalano anche – non mancano le autorità disponibili o i politici delle varie bandiere, che inviteremo. Dobbiamo capire che se la petizione sia andata in stand-bye oppure sta proseguendo. Entro marzo” – concludono –” chiederemo un incontro.”
IL RICORDO A PEPITO
… “non è solo un cane”…Sono partecipi e parte della nostra vita; rimangono i ricordi che, anche se belli, poi diventano melanconici e in 15 anni ogni angolo di casa parla di lui ….da quando era quel patatino di peluche diventato un componente della famiglia ( riempiendo un guinzaglino vuoto con una fonte di affetto incondizionato) fino a quando ha preferito andarsene come ha scelto lui…nella sua casa, coccolato e accarezzato fino alla fine da mani che cercavano la sensazione del suo pelo sulle dita … Difficile prevedere la durezza dell’impatto perché non si è mai preparati e qualche lacrima suggella l’inflessibilità dell’accordo con la natura e il destino. Chi avrebbe pensato che quella soffice palla di pelo avrebbe potuto dare così tanta felicità. Amiamoli e rispettiamoli perché rendono le nostre vite un po’ più luminose senza la paura di quel domani in cui si porteranno via tanti anni della nostra vita.*Il cane ha un solo scopo nella vita: donare il suo cuore e ringrazio Dio per avermelo affidato almeno per un po’.«Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale / e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino» (E.Montale)**
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