Il Dott. Natale Belosi è esperto di gestione integrata di rifiuti. È fondatore della “Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna.”
“LA TARIFFA PUNTUALE ADOTTATA DA UN CENTINAIO DI COMUNI IN REGIONE. ANDRÀ SENZ’ALTRO AVANTI CON ALTRI RIFIUTI, COME AD ESEMPIO SFALCI E POTATURE.”
Il timore dei cittadini, con l’avvento della tariffa puntuale, è quello relativo all’accrescere degli abbandoni selvaggi di rifiuti a terra. Può essere verosimile?
«All’inizio è più facile si possano verificare. Solitamente” – nelle province dove è già in vigore – succede, grosso modo, per tre mesi. Dopodiché qualsiasi sistema si ristabilisce un po’ . A Forlì la tariffa puntuale c’è da un pezzo, come anche a Parma. La tariffa puntuale, nella nostra Regione, è già stata adottata da un centinaio di Comuni. »
Però le devo dire che gli abbandoni selvaggi, nel nostro territorio – Circondario Imolese- sono aumentati con l’avvento dei cassonetti con la tessera. E tutto ciò purtroppo dura da anni…
«La cosa va senz’altro gestita, gli abbandoni sono di circa 2kg all’anno pro-capite. I rifiuti abbandonati attorno ai cassonetti c’erano anche prima dell’adozione di porta a porta o sistema a tessere: ora, chi non vuole aprire le calotte, lascia il sacchetto li vicino o lo mette in altri cassonetti. Aumenta così il costo del trattamento dei rifiuti. E in questo modo abbiamo 30 euro in più a tonnellata di costi per la carta: stessa cosa per l’umido. Col porta a porta,ad esempio, si riesce a stare sotto all’1% di impurità nella carta. »
Secondo lei, il business di Hera può accrescere con la tariffa puntuale?
«Hera, a dire il vero, ha fatto di tutto per rallentarla. Per la semplice ragione che con la tariffa puntuale tendenzialmente si riduce ciò che si deve bruciare. Ha fatto di tutto per rallentarlo perché vuole attuare una raccolta stradale. A loro interessa fare energia, e quindi bruciare di più. I costi dei rifiuti, ovvero del combustibile, lo pagano gli utenti coi rifiuti : mentre i guadagni dell’energia se li tiene Hera.»
Vi è polemica poiché gli utenti pensano di pagare di più di prima.
«Penso non ci siano problemi. A Ferrara, la parte conteggiata per la tariffa puntuale è al massimo il 30% del costo. E poi ci sono i conferimenti minimi, che vanno a volume: non ci saranno costi individuali aggiuntivi , dovrebbero esserci svuotamenti minimi sufficienti in modo che gli utenti non arrivino a coprire tutti gli svuotamenti a disposizione»
Per quale motivo è stata adottata la tariffa puntuale?
«È obbligatoria per legge a partire dal 1 gennaio 2024. Venne introdotta con la legge regionale 16 del 2015. L’unica alternativa è il porta a porta. Quando vengono a svuotare il bidoncino levano il chip: la volumetria moltiplicata per il numero di svuotamenti dà la volumetria all’anno.»
Per quale motivo vi sono comuni con porta a porta o cassonetti con la tessera?
«I comuni un pochino contano, quindi c’è qualcuno che ha preferito il porta a porta, adottato da società e comuni.»
Qual è il futuro per la tariffa puntuale?
«Certamente andrà avanti, prima o poi almeno per altri rifiuti. Gli sfalci e le potature, ad esempio. Se uno prenota un ritiro, ramaglie e ingombranti, per quale ragione non deve pagare nulla come coloro che lo portano alla stazione ecologica a spese loro?»
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