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SAN PROSPERO: LUPO SI AGGIRA TRA LE CAMPAGNE, L’AVVISTAMENTO

Sono sempre più frequenti gli avvistamenti di lupi vicino ai centri abitati. Nei giorni scorsi è stato avvistato un esemplare nei pressi della frazione di San Prospero. Abbiamo ricevuto la fotografia dell’avvistamento, avvenuto alle prime luci del mattino. L’immagine mostra un esemplare dal pelo abbastanza scuro, un’ampia stazza, fermo tra la vigna e un campo con lo sguardo rivolto al passante. Sullo sfondo, alcune villette. E’ l’ultimo di una lunga serie di avvistamenti che da anni si verificano nelle campagne attorno San Prospero.
IN ITALIA I LUPI SONO IN AUMENTO
Secondo l’ultima indagine dell’Ispra, in Italia ce ne sarebbero tra i 3 e i 4 mila esemplari. Questi incontri scatenano la curiosità e talvolta la preoccupazione degli abitanti. Nel quadro più generale che riguarda il nostro Paese, al fine di comprendere meglio il fenomeno, proviamo a sentire il parere degli esperti. C’è dunque la consapevolezza che “I lupi sono tornati” – come conferma ad AGI Filippo Zibordi, zoologo, esperto di fauna alpina e coordinatore del Master Fauna HD dell’Università dell’Insubria – e si sono avvicinati ai paesi, ai centri abitati, attratti dai rifiuti e appunto dagli animali di città. Questo è un fatto che non dobbiamo sottovalutare e anzi – ricostruisce lo studioso – dobbiamo dissuadere i lupi. Curando la raccolta di rifiuti organici e non lasciando animali domestici fuori casa la notte. Penso ai cani alla catena o anche liberi nei giardini delle case in zone di presenza dei lupi. Quelli sono richiami formidabili per i branchi. Il cane è visto dal lupo come una preda facile e anche un competitor nel controllo del territorio. Ma l’uomo no, non è ancora una preda accessibile”.
Ci si chiede sempre – a seconda delle situazioni – quale possa essere la reazione di questi animali nei confronti dell’uomo. “I lupi cacciano animali, anche cani che abitano nei paesi, ma verso l’uomo nutrono ancora diffidenza, non si avvicinano, non lo percepiscono come una preda”. Sostanzialmente, mancano le evidenze scientifiche che invece dei cani o dei gatti i lupi possano aggredire le persone.

 “La novità di questi ultimi mesi o anni è che i lupi sono aumentati e si sono avvicinati incidentalmente alle città” – osserva ancora Zibordi – anche per esempio per il proliferare dei cinghiali che invece nelle città abitano stabilmente, il caso di Roma è noto. Segnali che vanno colti senza allarmismi e seguiti con attenzione”. 

Massimo Comparotto, presidente dell’associazione animalista Oipa, pensa sia necessario “favorire una serena convivenza senza generare allarmi, anche mediatici, e senza diffondere fake news al riguardo. Una coscienza civile e un sistema giuridico sempre più attenti al tema del benessere e della tutela animale dettano invece scelte e comportamenti di buonsenso che possono aiutare una convivenza rispettosa con il lupo. Non dimentichiamo che si tratta di un animale schivo, non pericoloso per l’uomo”.

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