CASTEL SAN PIETRO TERME, POST-MALTEMPO : ENNESIMA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ ANCHE DELLA TEMPORANEA PISCINA COMUNALE

“Con profondo sgomento ci troviamo a dover prendere atto dell’ennesima rovinosa sospensione delle attività della piscina comunale. La struttura era già stata ridotta ad una temporanea e costosa tendostruttura esterna, limitata ad un’unica vasca ed era stata appena inaugurata, con tanto di brindisi, dalla maggioranza del Partito Democratico locale, come se ci fosse qualcosa da festeggiare.” A rendere noto le nefaste circostanze che coinvolgono l’impianto natatorio di Castel S.Pietro è Luca Morini, Capogruppo di ‘Prima Castello’, che ricostruisce gli avvenimenti – ho richiesto la convocazione straordinaria della conferenza dei capigruppo perché ci venga riferito tutto quanto accaduto. Sarà necessario comprendere, a titolo esemplificativo, tutte le cause e concause dei cedimenti, l’entità dei danni, i costi di ripristino, i tempi e le attività ora necessarie per gli ulteriori interventi di ripristino delle strutture.

Non è nostra intenzione sminuire la forza delle raffiche di vento di sabato notte” – mette le mani avanti Morini – “raffiche che hanno causato il crollo anche del tendone del calcio a 5 e di almeno due alberature, una delle quali storica e la seconda delle quali in pieno viale terme. Dobbiamo, peraltro, ringraziare la Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, se non ci sono stati feriti sul territorio, perché è da quella sede che è tempestivamente stata diramata l’allerta rossa che ha portato alla chiusura degli impianti al pubblico, non altri. Restano i danni, dunque, ingenti ed oggetto di quantificazione in queste ore.

In questo senso accogliamo positivamente l’impegno del nuovo gestore AcquaSport ad un quanto più possibile celere quantificazione dei danni per un rapido ripristino della funzionalità dell’impianto natatorio, ma occorre chiarire quante risorse economiche dei cittadini castellani, dirette ed indirette, saranno necessarie anche questa volta per rincorrere tutta la serie di infausti eventi figli di tutti gli anni di precedente incuria e sostanziale disinteresse verso le problematiche strutturali dell’immobile principale della precedente piscina comunale. Ancora una volta” – osserva il Capogruppo di Prima Castello – “la società Swim e gli istruttori si trovano a dover gestire tutte le richieste di rimborso o proroga delle quote versate e dei corsi, senza la minima responsabilità. I cittadini sono costretti ad attendere o cercare altre soluzioni nelle già congestionate altre strutture limitrofe.”


Dell’intera vecchia struttura della piscina” – fanno sapere da Prima Catello – “si sa solo che dovrà esser demolita e che verrà abbandonato l’immobile a sé stesso da questa Giunta, in attesa della successiva. Quanto ai maggiori costi, la scelta di voler acquisire una nuova area da privati, anziché utilizzare quella attuale già di nostra proprietà per realizzare la nuova piscina comporterà ulteriore spesa evitabile per i cittadini. Spesa, cui si aggiungono le importanti risorse necessarie per la gestione del tendone esterno temporaneo e gli esborsi diretti ed indiretti collegati. Ad oggi, da una stima sommaria, i costi legati alla mancata gestione delle criticità della precedente struttura hanno già superato il milione di euro.
In questo senso, per motivare la decisone di ricostruire la piscina su altro terreno ancora da acquistare, non appare convincente la risposta fornita dalla Giunta di voler rispondere all’esigenza di mantenere attiva almeno una vasca con la tendostruttura” – aggiungono dalla Lista di centrodestra – “La soluzione tecnica per mantenere attiva la vasca esterna, ricostruendo comunque a seguito demolizione, in loco su un terreno già nostro, non appare né impossibile né più costosa di quella scelta. Nuovamente tutto fermo, ora. Ennesimo danno a carico dei cittadini, imprevisto ma non imprevedibile, essendo notoria ed ovvia la maggior fragilità ed esposizione a potenziali danni da maltempo di una tendostruttura esterna rispetto ad una struttura compiuta ed agibile.