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DOZZA, IN PRO LOCO SI VA PER VIE LEGALI, DE BRASI: “CONFLITTO FA MALE A COMUNITÀ”

DOZZA: LA PRO LOCO, COMMISSIARIATA DA TEMPO, HA ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO. MA IL CONSIGLIO PRECEDENTE RITIENE L’ELEZIONE ILLEGITTIMA E PROCEDE PER VIE LEGALI. LETTERA DI DE BRASI (PD): “PERSE MOLTE OPPORTUNITÀ PER LA CITTÀ: SI FINISCA DI CONFONDERE I CITTADINI. IL MONDO CATTOLICO DEVE SCEGLIERE CHI GOVERNERÀ IL COMUNE DOPO LE PROSSIME ELEZIONI”

Dozza. “Il commissariamento della Pro Loco è ritenuto non motivato e fondato sul
piano giuridico dal precedente Consiglio. E questa elezione così contrastata”
– ricostruisce in una lettera Raffaello De Brasi, come responsabile del PD dozzese – è il frutto di un lungo conflitto tra Comune e Pro Loco e sappiamo che in tutti i conflitti la responsabilità tra i contendenti va sempre condivisa. Questo conflitto ha fatto male alla comunità di Dozza e alla sua attrattività turistica e culturale” – ammette De Brasi – “perché appare evidente che sono
state perse molte opportunità, che il mondo associativo non è stato coinvolto e che non è stata generata una rete progettuale tra Pro Loco, Fondazione Dozza Città d’Arte, Enoteca regionale e il Comune stesso.
Ma il PD – continua l’ex Sindaco e parlamentare – “non ha alimentato questo conflitto e non vuole avere nulla a che fare con il probabile conflitto giudiziario. Non facciamo politica nei tribunali e riteniamo sbagliato trasformare la Pro Loco in un soggetto politico” – osserva l’esponente Dem –Lo diciamo anche al nuovo Consiglio che invitiamo ad essere autonomo e collaborativo e non al servizio del Sindaco. Alcune personalità del nuovo Consiglio hanno un rapporto stretto con Comunione e Liberazione e la Compagnia delle Opere. Non siamo così ingenui da pensare che abbiano agito in completa solitudine e senza un raccordo stretto tra di loro e con il Sindaco.
Ora diranno che CL e CO non fanno politica che la “conquista” della Pro Loco è semplicemente il frutto dell’incontro casuale di persone singole, ma non è vero!
CL e CO formano uno dei pilastri fondamentali del sistema di potere e di consenso del Sindaco Albertazzi che è e rimane il nostro” avversario” politico” –
non si nasconde De Brasi– “Niente di male, anche a Imola succede, non mi scandalizzo; una parte di aderenti a questo movimento cattolico mi votò quando ero Sindaco di Imola. Quello che chiedo è di uscire dal nascondimento e riconoscere la propria “volontà politica”, senza raccontare storielle per alzare la solita cortina fumogena, per confondere i cittadini di Dozza e lo stesso mondo cattolico che deve essere libero di scegliere in modo trasparente chi governerà il Comune dopo le prossime elezioni comunali del Giugno 24. Se il PD e la coalizione per il cambiamento, che stiamo contribuendo a costruire, dovesse vincere le prossime elezioni comunali” – conclude- “siatene certi che il Comune collaborerà con la Pro Loco, qualsiasi sia l’identità culturale e politica dei suoi soci e dei componenti il Consiglio, per il bene della Comunità di Dozza,
rispettandone in modo assoluto l’ autonomia.

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