Il Kiln Lab SACMI realizza le prime prove di cottura utilizzando come combustibile l’idrogeno puro autoprodotto. Per SACMI un altro primato e un passo concreto verso gli obiettivi di neutralità climatica per il settore ceramico
Dopo il Ceramic Innovation Open Week che ha presentato al mondo il nuovo prototipo di forno 100% idrogeno, il Kiln Lab SACMI completa con successo le prime prove di cottura utilizzando come combustibile l’idrogeno puro autoprodotto.
È il risultato di un percorso lungo 3 anni che ha portato:
- alla costruzione, nella sede SACMI Forni&Filter di Salvaterra, della stazione di produzione e stoccaggio dell’idrogeno puro con elettrolizzatore, bombole di stoccaggio, impianto di miscelazione;
- alla realizzazione del prototipo di forno, acceso nelle scorse settimane e progettato per funzionare con miscele variabili di idrogeno e metano e idrogeno fino al 100%.
Prima al mondo a sviluppare e mettere sul mercato un forno industriale capace di funzionare con miscele di metano e idrogeno fino al 50% (FMH Maestro), SACMI segna così un nuovo primato. La prima piastrella cotta con miscela al 100% di idrogeno puro è stata realizzata il 23 ottobre scorso e “firmata” con orgoglio dal team del Laboratorio.
«Si tratta di un risultato straordinario che segna una pietra miliare per il nostro settore verso un futuro ad emissioni zero», sottolinea il Presidente di SACMI, Paolo Mongardi. «Un ringraziamento particolare va ai nostri tecnici che con passione e tenacia hanno lavorato a questo progetto».
I prossimi passi? «Da questo momento si apre una nuova fase – spiega Daniele Baldini, product manager Kilns & Dryers, BU Tiles, SACMI – grazie alla disponibilità dell’idrogeno dalla nostra stazione di stoccaggio potremo effettuare tutte le prove su prodotti reali, utilizzando miscele variabili di combustibile. Il nostro obiettivo primario resta quello di garantire la qualità del prodotto. Intanto possiamo ritenerci molto soddisfatti di questo risultato».
La ricerca SACMI non si ferma qui. Dopo il primo prototipo di forno full H, ed insieme alle prove in produzione per testare l’efficacia del prototipo nelle diverse condizioni produttive e con differenti miscele, partirà lo sviluppo di un forno totalmente elettrico, per esplorare anche questa strada verso la neutralità climatica dei processi ceramici.
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