TOZZONA: DOPO 48 ORE SCOMPARE ANCHE L’ULTIMO STRISCIONE “BASTA CEMENTO”
LA PETIZIONE DI AGORÀ MONTERICCO RAGGIUNGE QUOTA 650 FIRMATARI
IL COMITATO REPLICA SUL PADEL: “I CITTADINI NON SONO STATI MESSI AL CORRENTE PREVENTIVAMENTE DELLE LORO IDEE: NON OCULATO PENSARE DI CEMENTIFICARE VICINO A VIA PUNTA, A DUE PASSI DALLE ABITAZIONI CHE È DA SEMPRE VERDE PUBBLICO”
“Dispiace apprendere le dichiarazioni del direttore del Tozzona Tennis Park il Sig. Massimiliano Narducci circa la buona fede della volontà di realizzare nuovi campi da padel. Se il direttore Narducci non ha mai visto un bambino o “qualcuno portare il cane” nell’area dove si intende cementificare probabilmente non è molto presente in quella zona o forse impegnato in altre attività, di certo non giustifica il fatto di voler far diventare il verde pubblico un accessorio dell’interesse privato.” – fanno sapere dal Comitato, il quale – “ci tiene e a precisare che non ha mai parlato dello sport come elemento disgregativo; piuttosto ha sempre criticato, democraticamente, le scelte fatte dalla Giunta Comunale riguardo i luoghi ove far sorgere le strutture. Così è stato per l’isola ecologica “Montericco” e cosi è per l’attuale scelta del luogo ove si vorrebbe cementificare, sottraendo ulteriormente zone verdi del quartiere Pedagna.”
“Se l’intenzione di costruire è davvero avvenuta in maniera tanto trasparente e cristallina” – domanda provocatoriamente Agorà Montericco – “perché i residenti della Pedagna e i soci del Centro Sociale non sono stati adeguatamente informati, magari anche sui giornali, dallo stesso Sig. Narducci a tempo debito?”
“Il Sig. Narducci parla come se fosse il proprietario della struttura sportiva dove attualmente lavora” – ricostruiscono – “ ma dovrebbe tenere conto che il circolo tennis, da lui felicemente guidato da una ventina d’anni, è di proprietà del Comune e quindi anche della collettività di cittadini residenti, che vorrebbero venisse mantenuto il verde pubblico.”
“Stupiscono ancora di più le “grandi velleità” del Sig. Narducci di voler organizzare tornei di livello internazionale di padel facendoci riflettere su alcune vicende che fanno sorgere la semplice domanda” – si chiede anche il Comitato -“che fine ha fatto il torneo internazionale di tennis “Memorial Ondelli” da lui organizzato in passato?”
Il comitato continua nel commentare le parole del leader del Tozzona Tennis Park- “Se i desideri espansionistici del sig. Narducci vogliono continuare, comprensibilmente, essendo un imprenditore, chiediamo: è oculato e lungimirante pensare di edificare, cementificando una zona attualmente destinata a verde pubblico adiacente ad una strada e a pochi metri da diverse abitazioni, o sarebbe meglio far sorgere il tutto in una zona destinata all’uso sportivo?”
E poi, di nuovo, vertendo sul discorso delle attività rivolte ad atleti con disabili, il Comitato replica se sia – ” conveniente per Narducci parlare di sport e disabilità in questo momento o si rischia di andare su un terreno scivoloso, considerando quanto è stato fatto finora? “–
– “Ricordiamo, inoltre, che al momento anche in altri centro sociali imolesi vengono organizzate attività simili e in maniera forse più ampia e continuativa” – rendono noto – “come “Sport senza barriere”, alla bocciofila imolese, senza alcuna strumentalizzazione di questa attività, il che ci pare, non sia certo l’obbiettivo primario della Tozzona.”
E poi, di nuovo, l’intervento del Comitato si focalizza sul tema della funzione sociale dell’area –“di “luci”, lautamente sovvenzionate dal Comune, in quella zona ne siano state accese diverse, il fatto è comprendere se siano dirette ad ospitare in modo accessibile, spontaneo, genuino e trasparente tutti i cittadini, compresi anche chi non può permettersi di pagare ogni giorno per tirare due calci al pallone, o al contrario siano dirette a selezionare ulteriormente i frequentatori dell’area, limitando la fruizione di spazi verdi e aree pubbliche limitando la formazione di sacche di devianze sociali a tutti i livelli?”
“Vorremmo quindi capire se tutta l’area verde in futuro debba diventare un parco giochi ad uso di privati” – si chiedono infine dal Comitato, concludendo – “e utilizzabile soltanto previo noleggio di campi, o se il Comune di Imola si metta finalmente nell’ordine dell’idee, come viene fatto in altre realtà non tanto lontane e con grande successo, di rendere pubblici gli spazi, lasciandoli tali o creando campi da gioco gratuiti e non gestiti da privati. Questo innalzerebbe lo sport al vero valore aggregativo e innalzerebbe il valore sociale, educativo e pubblico che l’amministrazione comunale dovrebbe perseguire tramite l’attività sportiva, libera, in tutte le sue forme.”