FURTO ALL’ARMERIA TOPI, PARLA LA TITOLARE:
I LADRI SONO RIUSCITI AD APRIRE 4 SERRATURE DIVERSE SENZA FORZARE O ROMPERE ALCUNCHÈ. L’ALLARME DEL NEGOZIO HA SUONATO ALMENO TRE VOLTE, MA NON ERA COLLEGATO CON LE FORZE DELL’ORDINE MA SOLO CON LE GUARDIE GIURATE. LE PISTOLE ERANO CUSTODITE ALL’INTERNO DI UNA VETRINA BLINDATA: I BANDITI AVEVANO PROBABILMENTE LE CHIAVI O SONO RIUSCITI AD APRIRLE SENZA LASCIARE NESSUN SEGNO DI EFFRAZIONE.
Imola. Ha destato molto scalpore in città la notizia del furto avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 settembre all’armeria Topi di Via Appia. Portati via, senza rompere nulla, una cinquantina di revolver – “sicuramente si è trattato di una banda di delinquenti organizzati” – racconta la titolare dell’armeria, ancora sconvolta, che cerca di ricostruire gli eventi soffermandosi anche sulle stranezze del fatto – “i banditi sono andati direttamente verso la vetrina delle pistole, senza nemmeno aprire il registratore di cassa o rubare altre armi. Ho guardato dappertutto per capire se avessero prelevato altro, ma niente” – i ladri hanno portato via una cinquantina di carabine – “Stiamo quantificando il valore del furto, si tratta di pistole di vario tipo che vanno dagli 800, 1200 e 1400 euro” .
La signora Luisa si chiede ancora come siano riusciti a introdursi all’interno senza forzare nulla – “Mi tenevano sicuramente d‘occhio. L’allarme” – si lascia scappare la titolare – “non era purtroppo collegato alle forze dell’ordine ma soltanto con la centrale operativa dell’istituto di vigilanza privata. Ora stiamo provvedendo. Non era mai successa una cosa così in cinquant’anni. Il problema, secondo me” – rammenta – “è che i Carabinieri andavano chiamati prima. Io sono stata allertata attorno all’1.00 di notte dall’istituto di vigilanza. Quando mi hanno chiamato per dirmi che l’allarme del negozio era già suonato tre volte, non avevano ancora allertato le Forze dell’ordine. Lo hanno fatto probabilmente dopo aver riattaccato con me.”
La signora Luisa, che gestisce il negozio di armi da fuoco da 50 anni, non si da pace per le modalità “pulite” con cui i banditi sono riusciti a introdursi nel negozio – “Parliamo di ben 4 chiavi diverse. Io mi assicuro sempre di chiudere bene a chiave. Come facevano ad averle? La saracinesca ha due serrature, poi c’è la serratura del portone d’ingresso del negozio e la serratura della vetrina blindata, che conteneva i revolver che sono stati poi rubati.. Non c’era nessun segno di scasso. E le mie chiavi erano tutte al loro posto.“
Sono in corso le indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Imola e della Scientifica del comando Provinciale dell’Arma: le telecamere di videosorveglianza poco distanti hanno ripreso i due uomini che commettevano il furto, probabilmente incappucciati, mentre un terzo uomo in loro attesa, a bordo di un auto bianca.