Panieri e Spada: “i Gessi e le grotte dell’Appennino emiliano-romagnolo, di cui fa parte il Parco della Vena del Gesso, hanno un ruolo strategico nella promozione a livello internazionale del nostro territorio”
LA VENA DEL GESSO ROMAGNOLA PATRIMONIO MONDIALE
DELL’UMANITÀ: LA GRANDE SODDISFAZIONE DEL COMUNE DI IMOLA
C’è anche la Vena del Gesso Romagnola (Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola),
fra le sette aree che compongono il sito seriale Carsismo e grotte nelle evaporiti
dell’Appennino settentrionale, che proprio oggi ha ottenuto l’iscrizione nella lista dei beni
naturali del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
Ad approvare l’iscrizione è stato il Comitato internazionale Unesco, riunito oggi a Riyad, in
Arabia Saudita.
“Grande soddisfazione per questo importante riconoscimento a un patrimonio ambientale unico nel suo genere. I Gessi e le grotte dell’Appennino emiliano-romagnolo, di cui fa parte il Parco della Vena del Gesso, hanno un ruolo strategico nella promozione a livello internazionale del nostro territorio e possono diventare una leva importante per la promozione di un turismo sostenibile, dando così nuove prospettive alle aree collinari e montane contro lo spopolamento.
La via del Gesso, il percorso realizzato dal CAI che collega la stazione ferroviaria di Imola al
Parco della Vena del Gesso passando sulla Ciclovia del Santerno consente di mettere a sistema questo importante Patrimonio con la rete ferroviaria nazionale e con l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dando luogo a nuove e importanti sinergie. Un ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati per il raggiungimento di questo importante obiettivo” commentano il sindaco Marco Panieri e l’assessora all’Ambiente, Elisa Spada.