Imola. Sono state minacciate perché vendono libri inclusivi – “che parlano di tutte le forme di famiglia e di tutte le forme d’amore“. È quanto fanno sapere sui social le libraie del Mosaico, nota libreria imolese per ragazzi. “Oggi un uomo è entrato e ha iniziato a leggere un passaggio della Bibbia dove Dio punisce tutti quelli che non credono che l’unico e possibile amore sia quello tra uomo e donna“. Con “voce molto alta e alterata– prosegue il post- ci ha aggredite verbalmente dicendo che siamo delle pervertite e che la nostra libreria è perversa”.
“CI HANNO DETTO CHE DIO CI PUNIRÀ. E CHE CE LA FARANNO PAGARE”
Per questo “secondo lui siamo responsabili della depravazione della società e dei bambini, e Dio punirà noi e la nostra libreria per aver diffuso un morbo nella città di Imola, in cui a detta sua queste cose non sono gradite”.
“SIAMO SPAVENTATE DA TUTTA QUESTA VIOLENZA”
Non solo: “Ci ha tenuto poi a precisare, che il gruppo di cui fa parte ci osserva e ci farà pagare delle conseguenze. Noi siamo spaventate da tutta questa violenza e dalle minacce ricevute. Abbiamo sporto denuncia, ma vogliamo raccontarvi questo fatto perché non è possibile che ad oggi succedano queste cose”, lo sfogo delle libraie.
IL SINDACO PANIERI: “NON C’È SPAZIO PER VIOLENZA E ODIO”
“Voglio esprimere a nome della Città di Imola, dell’Amministrazione Comunale e mio personale la massima solidarietà e vicinanza alle libraie de Il Mosaico Libreria dei Ragazzi. Hanno ricevuto minacce perché i loro libri parlano di diritti, di inclusione, di pari opportunità e di rispetto per ogni persona e famiglia. “
“A Imola non c’è spazio, né ora né mai, per violenza, intolleranza e odio. Saremo al loro fianco e tuteleremo quanti si sentono minacciati per i valori e le idee che portano avanti. Possono esserci opinioni differenti, ma MAI il confronto e il disaccordo può arrivare a forme di intimidazione verbale e fisica.
“A questi atteggiamenti non ci piegheremo mai e Imola continuerà ad essere una città di libertà, antifascismo, equità, pace e tolleranza. Sono certo e mi auguro che la risposta a questo episodio possa farci ritrovare tutti UNITI, ancora una volta.”
ZAN (PD): “SOLIDARIETÀ, FORZE ORDINE FACCIANO CHIAREZZA”
A loro arriva la solidarietà di Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale Pd. “Imparare sin da piccoli l’importanza dei diritti civili e della tolleranza verso gli altri– scrive in una nota- è fondamentale per gli adulti che saranno. Farlo attraverso i libri, la cultura rende il loro lavoro ancora più speciale. Trovo vergognoso questo episodio e mi auguro che le Forze dell’ordine facciano chiarezza subito. Da parte mia un incoraggiamento alle libraie ad andare avanti forti del fatto che essere dalla parte dei diritti è essere dalla parte giusta”.
CORRADO (PD): “SOLIDARIETÀ, IL LORO È PRESIDIO DI CULTURA”
“Tutta la mia solidarietà alle meravigliose libraie di Imola”, dice Annalisa Corrado, della segreteria nazionale del Pd. “Il loro presidio di cultura, di dedizione verso i piccoli, di passione per la lettura e l’inclusione è preziosissimo. È gravissimo che questi personaggi, sempre di più, si sentano ‘legittimati’ a spargere il veleno dell’odio e della prevaricazione solo perché si parla anche di famiglie arcobaleno. A queste donne tutta la mia solidarietà e alla libreria auguro una lunga vita”, conclude.