VIA CASOLANA: LA PROVINCIALE 33 ANCORA INTERROTTA: A 76 GIORNI DALL’ALLUVIONE CIO’ CHE SEMBRAVA IMMINENTE ORA APPARE COME UN MIRAGGIO: BLITZ DEI RESIDENTI “FORSE QUALCUNO VUOLE CHE ABBANDONIAMO LE NOSTRE CASE?”
Grande partecipazione nella serata del 31 luglio a Fontanelice, dove le gravi condizioni della strada provinciale 33 hanno spinto i residenti di Via Orsara, Via Riniera e via Posseggio a richiamare l’attenzione di tutte le autorità, civili e militari, sulla situazione d’emergenza in cui famiglia, aziende agricole e attività economiche sono costrette a vivere dal giorno dell’alluvione, il 16 maggio scorso. Sono passati ben 76 giorni e l’importante carreggiata che unisce Val Santerno e la Valle del Senio è interrotta da una serie di frane:
“solo parole e niente fatti” – interviene un allevatore della zona – “a quanto pare i problemi sono due , il geologo non si prende la responsabilità perché secondo lui questa frana si muoverà ancora. Ma la gente da dove passa?” – si chiede l’imprenditore – “non vorremmo che con l’inverno sia arrivi al punto di non ritorno, cioè a un’ordinanza che imponga di abbandonare le case, col brutto tempo” .
Non c’è bisogno di dire come la Casolana sia una strada fondamentale per gli spostamenti quotidiani, per portare i bambini a scuola, per andare al lavoro, per le aziende agricole e per tutti gli amanti delle nostre valli e colline. “Da 76 giorni siamo costretti a percorrere la Casolana Vecchia, conosciuta come salita del cane. Una strada stretta, con pendenze del 20% e con diversi tratti a rischio frana.” – racconta bene un altro residente – “Una strada dove, nelle ultime settimane, ci sono stati diversi incidenti. Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno la situazione diverrà ancora più pericolosa.”
“È necessario intervenire in fretta” – dicono – “senza ulteriori ritardi politici e faziosi. La vita delle persone che vivono in queste montagne è prioritaria.”
“Se la gente sarà costretta ad abbandonare tutto” – concludono – “e se non si interviene così succederà, il territorio non sarà più presidiato e mantenuto con conseguenze ancora peggiori.“
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