“NEMMENO UNA STRETTA DI MANO A CHI SI È ADOPERATO PER EVITARGLI 14 MESI DI CARCERE”
Il consigliere leghista Simone Carapia chiede la revoca della cittadinanza Onoraria a Patrick Zaki, conferitagli dal Comune di Imola lo scorso 26 luglio 2021: “Ha tenuto un comportamento altamente offensivo in occasione del suo ritorno in Italia” – commenta il consigliere leghista – “nonostante sia libero grazie all’intercessione del nostro Governo, ha trovato lo stratagemma per non incontrare personalmente la Premier Meloni, liquidando il tutto con due parole di ringraziamento davanti alle telecamere, ma il problema” – specifica – “non è certo il rifiuto al volo di stato” – poichè, aggiunge – “se Zaki avesse avuto l’intenzione di stringere la mano al presidente Meloni o chi per essa, poteva scegliere un volo con scalo su Roma, per poi proseguire, sempre in aereo, verso la sua amatissima Bologna”.
Epperò, ricostruisce il consigliere del Carroccio – “è atterrato a Malpensa, accolto addirittura dal rettore dell’Ateneo felsineo. Baci e abbracci con il sindaco Matteo Lepore, che gli ha organizzato una mega festa in piazza per domenica prossima, e nemmeno una stretta di mano a chi si è speso per evitargli altri 14 mesi di carcere“. Tutto ciò, sempre secondo l’esponente del Carroccio, si tratterebbe nient’altro che di “un atteggiamento offensivo ed imbarazzante” e quindi “sarebbe opportuno che il sindaco Marco Panieri revocasse la cittadinanza onoraria a Zaki” perché “chi non ha rispetto del Governo italiano democraticamente eletto- conclude Carapia– non merita certo di fare parte della nostra comunità, anche e soprattutto se si parla di cittadinanza onoraria, perché qui, di onorifico, c’è davvero poco”.
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