LA REGIONE: Autorizzato il completamento della sopraelevazione del terzo lotto, già esistente e inutilizzato, funzionale in questa fase anche per fronteggiare lo smaltimento dell’enorme mole di rifiuti generati dall’emergenza alluvionale. Alla chiusura definitiva dell’impianto, entro dicembre 2024, la Regione lavorerà insieme al Comune per la realizzazione di un parco fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile

VIA LIBERA AL PROGETTO DI COMPLETAMENTO DELLA SOPRAELEVAZIONE DEL TERZO LOTTO

Bologna – A seguito della restituzione degli atti da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha ritenuto di non doversi esprimere relativamente alla sopraelevazione della discarica di Tre Monti, non ritenendo pertinente il parere della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, come peraltro asserito dalla Regione Emilia-Romagna, la conclusione del procedimento è finalmente arrivata, con la chiusura dei lavori della Conferenza dei Servizi.

La Giunta regionale ha pertanto dato il via libera progetto, nel corso dell’ultima seduta, che prevede il completamento della sopraelevazione del terzo lotto.

La chiusura del lungo iter amministrativo risponde ora anche alla necessità di dare una soluzione rapida ed efficace alla grave criticità relativa allo smaltimento dell’enorme quantitativo di rifiuti urbani indifferenziati generati dall’emergenza alluvionale, stimato in 150.000 tonnellate; al fine di eliminare il prima possibile gli stoccaggi temporanei nelle aree individuate, in via emergenziale, dai comuni e dai gestori del servizio pubblico, il potenziamento della ricezione diviene urgente ed essenziale.

I rifiuti saranno esclusivamente di tipo urbano e non è prevista alcuna presenza di rifiuti speciali. Saranno garantiti il piano di sorveglianza sanitaria da parte dell’Ausl e il monitoraggio ambientale da parte di ARPAE.

Alla chiusura definitiva dell’impianto, già stabilita entro dicembre 2024, la Regione lavorerà insieme al Comune di Imola per la realizzazione di un parco fotovoltaico per la produzione di energia rinnovabile, come auspicato dall’Amministrazione comunale e in linea con gli obiettivi regionali di sostenibilità.

IL COMUNE: “CHIUSURA DELL’IMPIANTO NEL 2024, DOPO L’URGENTE SMALTIMENTO DEI RIFIUTI ALLUVIONALI

IL PROBLEMA SMALTIMENTO RIFIUTI ALLUVIONALI

Da più di un mese stiamo vivendo una situazione molto critica.” introducono il Sindaco Marco Panieri e l’assessora all’ambiente Elisa Spada “Le alluvioni hanno provocato
vittime e sfollati, isolato città e devastato migliaia di case. Fin da subito Imola si è attivata per
soccorrere e sostenere le proprie frazioni colpite e anche i Comuni limitrofi, mettendo in moto
una macchina di solidarietà straordinaria, capace di mobilitare migliaia di volontari, allestire un
hub per accogliere centinaia di sfollati di altri Comuni e operatori di soccorso provenienti da
tutta Italia e dall’estero, raccogliere oltre 100 tonnellate di materiali donati fra cibo, attrezzi e
beni di prima necessità, inviando anche decine di camion e bilici anche nei territori limitrofi.
Tuttavia, mentre prosegue l’assistenza alla popolazione, da qualche settimana fra le gravi
criticità che sta vivendo tutta la Romagna si è aggiunta quella dello smaltimento dei rifiuti
prodotti dall’alluvione.
Si stima che siano state prodotte circa 150.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati urbani, in
particolare materiali ingombranti (mobilio e attrezzature) a causa degli allagamenti in migliaia
di case e aziende. Visto che in pochi giorni è stata prodotta la quantità di rifiuti che solitamente
si producono in un anno, al momento ci sono stoccaggi temporanei in aree individuate in via
emergenziale dai comuni e dai gestori del servizio pubblico.
La loro presenza, con un clima sempre più caldo e l’acqua stagnante, genera habitat favorevoli
alla formazione di insetti, in particolare zanzare, oltre a creare talvolta problemi di gestione. Da
ultimo l’incendio scoppiato il 21 giugno nell’area di stoccaggio provvisoria a Mezzano
(Ravenna), per il quale sono stati necessari oltre cinque giorni di attività dei Vigili del Fuoco,
oltre a verifiche da parte di ARPAE e AUSL per le aree agricole e civili adiacenti.

“GOVERNO HA SCELTO DI NON SCEGLIERE”

Di fronte a questo potenziale rischio igienico-sanitario e di sicurezza con difficile gestione per
numerosi territori, sia come Sindaci che come Regione avevamo già sollecitato il Governo
affinché adottasse una soluzione celere.” –
proseguono il Sindaco e l’assessora – “Dopo lo spegnimento dei riflettori mediatici su quanto avvenuto, siamo costretti a constatare che il Governo ha scelto di non scegliere. Continuano ad essere assenti risorse straordinarie adeguate e tempi certi per la gestione dei danni dovuti all’alluvione. Ad oggi gli unici sostegni concreti per le famiglie sono arrivati dalla Regione Emilia-Romagna e, nel caso del Circondario Imolese, da un fondo stanziato a livello circondariale. La nomina di un Commissario straordinario per la ricostruzione post-alluvione è arrivata solo ieri, a quasi due mesi dai primi eventi alluvionali.”

LA SOLUZIONE URGENTE DI RIAPERTURA DELLA TRE MONTI

“Preso atto di quanto sopra, la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, sentito il Gruppo
Hera e tutti gli Enti preposti, ha individuato come soluzione urgente la riapertura della
discarica comunale “Tre Monti”
– spiegano Panieri e Spada – “limitatamente al 3°lotto già esistente e non utilizzato
(“sopraelevazione”). Una scelta che ha l’obiettivo di dare una risposta rapida ed efficace allasituazione d’emergenza in cui versano il nostro e numerosi Comuni, tra i quali i più colpiti parte del Consorzio Con.Ami e Comuni limitrofi, come Forlì, Cesena e Budrio.
Abbiamo voluto confrontarci preventivamente con la Giunta Comunale della Città, la
Protezione Civile della Regione, l’ARPAE e l’AUSL. Non possiamo permetterci un’ulteriore
quadro di rischio per le nostre comunità e in questa situazione riteniamo che ciascuno nelle sue
possibilità debba fare la sua parte, nel solco di quello spirito solidale che ha caratterizzato la
nostra Città fin dall’inizio del periodo dell’emergenza.

LE CONDIZIONI SULLA CHIUSURA


“Abbiamo posto, a questa operazione, alcune condizioni imprescindibili” – elencano i due amministratori – “Che la riapertura abbia come fine l’esaurimento del sito, che dovrà essere e sarà
chiuso entro e non oltre il 31 dicembre 2024. Seguirà la gestione post-mortem
dell’impianto e la realizzazione di un parco fotovoltaico. Qualsiasi ipotesi di
realizzazione di un 4°lotto è inesistente e nulla, come già espresso dal Comune di
Imola e da questa Amministrazione. Abbiamo escluso fin da subito e a tutti i livelli ogni
progetto in merito e non rientra più, da tempo, nella programmazione di qualsiasi Ente. – Che i rifiuti siano di tipo urbano, non pericoloso e che provengano dalle zone
colpite dall’emergenza alluvionale, escludendo in maniera assoluta la presenza di
rifiuti speciali. – Che riprenda il Piano di Sorveglianza sanitaria da parte di AUSL e il monitoraggio
ambientale di ARPAE, che sarà pubblico e accessibile per i cittadini attraverso un report
periodico pubblicato sul proprio sito web.”

I MONITORAGGI IN PROGRAMMA


“Nel frattempo il Comune di Imola nel luglio 2021 ha attivato un monitoraggio inclinometrico e
piezometrico lungo via Pediano,”
– fanno sapere Panieri e Spada – “in corrispondenza del fianco dell’impianto, per monitorare eventuali movimenti franosi della strada. Il monitoraggio ha prodotto letture trimestrali e report semestrali per una durata complessiva di 18 mesi, dai quali risulta che la situazione è stabile. Inoltre l’Ente si è attivato per intervenire nelle parti più ammalorate di via Pediano e ha in
programma ulteriori lavori di ripristino del manto stradale.

Le risorse economiche che ne derivano, destinate al Comune di Imola, pari a circa 2 milioni di
euro, saranno impiegate prevalentemente per la sicurezza del nostro territorio, la mitigazione
del dissesto idrogeologico, la gestione dei corsi d’acqua e la manutenzione della rete stradale,
così da potenziare la necessaria politica di prevenzione nel nostro territorio comunale.
Vista la sensibilità che accompagna a questo tema, nella giornata di domani il Sindaco
informerà personalmente il Consiglio Comunale e sarà convocata una Commissione consigliare dedicata. Inoltre sarà inviata una comunicazione a tutti i residenti della zona e nella serata di domani, giovedì 29 giugno, il Sindaco si rivolgerà a tutta la cittadinanza in diretta sui suoi canali social.
Con questo processo, che permetterà di risolvere in tempi rapidi la criticità dei rifiuti che il
nostro e tantissimi territori stanno vivendo, evitando anche una potenziale emergenza igienico- sanitaria e di sicurezza, poniamo fine per sempre alla storia della discarica “Tre Monti”.