“IMPIANTI SPORTIVI IN PEDAGNA? COINVOLGERE MAGGIORMENTE CITTADINI”
Redazione
“Questa Amministrazione, a guida PD, riesce ancora una volta a movimentare gli abitanti della Pedagna.” – esordisce Dino Bufi, esponente della Lista Civica Cappello – “Non sono bastate le brutte figure sulla lottizzazione di Via Punta e l’isola ecologica di Montericco.
Secondo Bufi si è d’accordo sul principio generale “dal momento che lo sport è uno stile di vita ed è praticato da moltissime persone.” – chiarisce –“Ma perchè bocciare la fattibilità di una palestra a Ponticelli?” -confronta Bufi – “Fu una scusa la nuova piazza, la nuova e rinnovata bocciofila e l’adeguamento antincendio della primaria Ponticelli” “I nuovi insediamenti in Pedagna” – ricostruisce l’esponente di Centro-Sinistra – “riguarderebbero una nuova tensostruttura e un nuovo campo da padel. Si parla di investimenti dei privati ma ovviamente su suolo pubblico” – spiega provocatoriamente l’ex consigliere –“E’ doveroso ricordare che prima dell’attuale tensostruttura lo spazio sottostante era libero e aperto a tutte e tutti” – racconta, riferendosi all’impianto dedicato a Fausto Gresini – “in zona c’era un campetto da basket trasformato in area di sottoservizi” – prosegue –“le Orsini avevano chiesto una piccola pista di atletica e salto in lungo, purtroppo impedita dalla presenza dei sottoservizi. Quindi lo sport non per tutti vero?” – si domanda –
“O per gli amici che fanno visionare il progetto prima?Al netto di ciò che ora c’è è doveroso parlare di quello che non è stato programmato dal punto di vista urbanistico e cioè la bretella. Oltre a ricordare che le Orsini stesse sono state realizzate nel 2009 e che manca un asilo nido e una materna.” – fa il punto Bufi – “Questa è la Pedagna che avremmo voluto. E allora nasce spontanea una domanda: ma veramente gli abitanti della Pedagna preferirebbero una nuova tensostruttura al posto del campo di calcio? O al posto di alcune aree a verde? C’è poca umiltà e troppa voglia di strafare” – come conclude – “il tutto in totale assenza sia di un coinvolgimento che di partecipazione della cittadinanza.”