Che sugli argini del Santerno ci sia bisogno di manutenzione immediata lo capisce anche un bambino. Dopo alcuni interventi urgenti che la Regione ha attivato nelle ultime due settimane e con risorse proprie, in particolare dove sono avvenute rotture arginali (ad esempio sul Fiume Lamone) “Ci vogliono i fondi per concludere gli interventi in corso e avviarne altri urgenti.” – è quanto ha riferito Irene Priolo, Vice Pres.te della Regione.
IL SANTERNO
Se in Via Tiro a Segno è stata radunata la vegetazione e gli alberi, in Via Codrignano la situazione è immutata dal giorno successivo dell’alluvione: ci si può rendere conto ancora della forza dell’acqua da quanto campeggia a lato del corso d’acqua. Nei pressi della piccola diga che precede il ponte della Tosa, l’acqua ha scavato un cratere di diversi metri. Sulle rive, oltre a una vegetazione selvaggia, anche tronchi portati dall’acqua o caduti dentro al fiume ma anche chiatte, canoe rifiuti.
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REGIONE HA INVIATO AL DIPARTIMENTO NAZ. PROT. CIVILE IL PACCHETTO DI INTERVENTI PIU URGENTI
SI ATTENDONO LE RISORSE DA ROMA
La vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile: “Al momento le uniche risorse certe sono solo 30 milioni di euro attribuiti con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ma abbiamo cantieri in corso per 521 milioni di euro e altri urgenti da realizzare entro i prossimi nove mesi per 574 milioni”
Bologna – “Massima collaborazione istituzionale, ma non c’è tempo per ulteriori rinvii. Ci vogliono i fondi per concludere gli interventi in corso e avviarne altri urgenti. Così come servono le risorse per i cittadini e le imprese che hanno subito danni ingenti. Noi siamo già operativi dal 2 maggio. Senza i finanziamenti, i cantieri si fermano”.
La vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, annuncia che la Regione ha inviato oggi la rielaborazione del pacchetto di interventi più urgenti volti al ripristino delle infrastrutture strategiche, che complessivamente vale 1,9 miliardi. Come chiesto dal capo Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabrizio Curcio, appena sette giorni fa, il fabbisogno già presentato al Governo la scorsa settimana è stato suddiviso tra cantieri già chiusi, in corso e da avviare e rendicontare entro l’anno. L’obiettivo è stabilire le priorità di esecuzione delle opere in particolare su fiumi e viabilità.
“Al momento le uniche risorse certe sono solo 30 milioni di euro attribuiti con la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ma abbiamo cantieri in corso per 521 milioni di euro e altri urgenti da realizzare entro i prossimi nove mesi per 574 milioni- spiega Priolo-. Anche se la procedura che ci hanno chiesto è inusuale ci siamo adoperati perché non abbiamo più tempo da perdere. Abbiamo cantieri che si stanno fermando, aziende che hanno bisogno di essere pagate e una regione da mettere in sicurezza e far ripartire, sono trascorsi quasi due mesi e abbiamo bisogno che il Governo adotti un decreto a carattere pluriennale il prima possibile”.
“Per quanto riguarda i rimborsi a cittadini, abbiamo attivato il meccanismo per erogare i primi 5mila euro di contributi con l’anticipo di 3mila a luglio, che trovano copertura nei 200 milioni stanziati con il DL 61 e che il Dipartimento trasferirà direttamente ai cittadini. Ma siamo ancora a una cifra lontanissima dalla copertura dei danneggiamenti e temo per la disperazione di cittadini che non stanno vedendo un segnale per il loro futuro. Invece, sul fronte delle imprese, al momento non c’è neanche lo stanziamento per i primi ristori e anche in questo caso, ancorché anomalo, lunedì presenteremo una proposta sui criteri per poter attribuire almeno i primi 20mila euro. Il Governo nel DL 61 ha deciso di finanziare situazioni collaterali, come la cassa integrazione o la dilazione dei termini di pagamento ma non c’è nulla per i danneggiamenti”.
“Ora, per la stessa collaborazione istituzionale che ha contraddistinto il lavoro del sistema regionale fino ad oggi- incalza Priolo-, ci aspettiamo che il Governo, altrettanto velocemente, stanzi le risorse necessarie”.
L’elenco puntuale degli interventi urgenti da realizzare entro l’autunno è stato condiviso nei giorni scorsi con tutti i soggetti attuatori: Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, enti locali, Consorzi, Aipo, gestori dei servizi pubblici, ecc.
A distanza di una settimana il fabbisogno complessivo è passato da 1,8 a 1,9 miliardi di euro (1.933.048.737,35), così suddivisi:
- totale opere ultimate: 16.149.905,60 euro
- lavori in corso: 507.006.385 euro
- ulteriori opere da avviare e rendicontare entro dicembre 2023: 312.512.160 euro
- interventi da attivare e rendicontare entro aprile 2024: 262.265.048,91 euro
- interventi da attivare nel 2024 e che saranno rendicontati oltre aprile 2024: 835.115.236, 66 euro
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