Imola. Il Comune di Imola, la Direzione dell’Ausl Imola e Avis, hanno accolto senza esitare la richiesta di Padre Tedros Abraha, fratello di Hiuan, di porre una targa commemorativa presso la sede di Avis Imola, il luogo di lavoro che ha visto la dottoressa impegnata con grande dedizione. È stata dedicato un testo commemorativo per via del suo generoso impegno. Era presente anche il Sindaco di Imola Marco Panieri e il Direttore Generale dell’Ausl, Dott.Andrea Rossi oltre che il consigliere della Lista Civica Cappello, Renato Dalpozzo.
Hiuan, nonostante sia trascorso molto tempo, è ancora oggi ricordata con grande affetto per le sue doti di grande umanità, altruismo oltre che una grande competenza professionale.
IL CASO
Di lei una vecchia scheda sul sito di “Chi l’ha Visto?” ferma al 5 aprile 2010.
E negli ultimi anni, sulla cronaca locale troviamo solo scarni articoli. Addirittura l’assenza totale di notizie o appelli da parte del mondo istituzionale cittadino. Una sorta di piccola omertà. Si sussurra del suo caso ma è come se non si debba alzare troppo la voce. Come se si fosse allontanata volontariamente e la si debba lasciare stare.
Di Hiuan, ex dottoressa dell’AVIS, non si sa nulla dal 24 dicembre del 2009.
Si sarebbe allontanata a piedi alle 5.30 del mattino dalla sua casa, dove viveva col marito e il figlio di 7 anni. Donna molto comunicativa, era considerata dai donatori e dal personale medico e non, un vero pilastro. Un paio di giorni prima della scomparsa aveva avuto la notizia di un ampliamento delle sue mansioni, di fatto una gratifica. Era sembrata come sempre serena. La sua giacca rossa era stata ritrovata lungo l’argine del fiume Santerno, il che aveva fatto temere per il peggio, ma il suo corpo non fu piú trovato.
Tra un mese ricorreranno gli undici anni dalla sua anomala sparizione. Anche il programma condotto da Federica Sciarelli tentò di vederci chiaro, venendo a Imola in due occasioni ma senza togliere un ragno da un buco. Urtando contro questa sorta di “muro di gomma” locale che forse non ne voleva tanto sapere di scocciature.
Anche l’inchiesta condotta dalla Procura di Bologna fu archiviata qualche mese dopo la sparizione della donna.
Nonostante ciò, la scomparsa di Hiuan risulta particolarmente strana proprio per il rinvenimento di quel cappotto rosso sulle rive del Santerno. Come a far pensare che si fosse gettata nelle acque del fiume compiendo un gesto estremo. Oppure,come ha detto qualcuno, poteva essere un goffo tentativo di depistaggio, specie pensando alle difficoltà di movimento della Dottoressa senza i suoi inseparabili occhiali, che erano stati rinvenuti dal marito al suo rientro in casa, assieme agli altri effetti personali. Da lì scattò l’allarme.
Hiuan era arrivata nel nostro paese 36 anni fa. Si era laureata in medicina a Terni e aveva continuato i suoi studi a Bologna. Dal 2001 prestava servizio presso il centro trasfusionale di Imola. Il 22 dicembre 2009 la donna aveva accettato un nuovo incarico lavorativo a Bologna poi, due giorni dopo, la sparizione. Perché? Il suo caso è stato dimenticato? Si tratta di un femminicidio? Quali sono i moventi: per caso economici? Oppure di natura passionale? Aveva forse scoperto qualcosa?