Incontro pubblico promosso dall’associazione NOI IMOLA
Al Centro Sociale La Stalla via Serraglio 20/B giovedì 22 giugno ore 20,45
Sanità pubblica : invertire la rotta per evitare il disastro. Come riportare la salute pubblica al centro dell’agenda politica
Relatori:, Salvatore Lumia, Marco Blanzieri e, collegata online, Rosy Bindi
L’associazione Noi Imola dopo aver rinviato l’incontro del 18 Maggio a causa degli
eventi che hanno drammaticamente colpito la Romagna , ripropone ora l’iniziativa con lo
stesso titolo e nello stesso luogo.
Noi Imola è un’associazione no profit che da alcuni anni si occupa dei problemi della
sanità e cerca attraverso varie iniziative, interventi sulla stampa locale , incontri pubblici ,
partecipazione con propri rappresentanti ai Comitati Consultivi Misti (CCM), di
sensibilizzare la cittadinanza ai problemi della sanità territoriale e migliorare la qualità dei
servizi. “Poiché – sottolinea Simone Righini presidente dell’associazione – in questi anni
abbiamo partecipato attivamente al dibattito del nostro territorio su questi temi, per dar
voce ai cittadini in un momento davvero difficile e decisivo per la sanità pubblica abbiamo
deciso di proporre due iniziative correlate tra loro”.
La prima si è svolta il 18 aprile al cinema Centrale e ha proposto un film ideato per
difendere la sanita pubblica “C’era una volta in Italia- Giacarta sta arrivando”, che ha
riempito la sala e suscitato molto interesse nel pubblico presente .
Ora invece proponiamo un incontro pubblico dal titolo “ Sanità pubblica : invertire la
rotta per evitare il disastro. Come riportare la salute pubblica al centro dell’agenda
politica “ che avrà luogo giovedì 22 giugno alle ore 20,45 presso il centro sociale “La
stalla “, via Serraglio 20/B e vedrà la partecipazione di relatori molto qualificati.
Marco Blanzieri . Segretario regionale della Fp Cgil con delega alla sanità, il
quale si è occupato in modo particolare delle problematiche sanitarie nella nostra
regione ,
Salvatore Lumia . Presidente dell’Albo dei Medici Chirurghi dell’Ordine dei
Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bologna ; Presidente Regionale
Emilia-Romagna della Federazione CIMO-FESMED ( che rappresenta medici ,
dirigenti medici ,odontoiatri e primari ospedalieri) che recentemente , il 16 maggio
,ha firmato insieme agli altri sindacati medici e a 20 associazioni di cittadini e
pazienti , per la prima volta significativamente uniti in una mobilitazione in difesa
della salute generale , il “Manifesto per la salvezza del servizio sanitario
nazionale”.
Rosy Bindi (In collegamento online). Ministro della salute nei governi Prodi
e D’Alema dal 18 maggio 1996 al 26 aprile 2000. Dal 2018 Bindi è presidente
onorario dell’Associazione Salute Diritto fondamentale, fondata insieme ad esperti
di politiche sanitarie, medici, epidemiologi, per contrastare il disimpegno culturale e
politico nei confronti delle politiche per la salute, rilanciare e rinnovare il ruolo del
SSN
In questa occasione sarà possibile affrontare il tema nei suoi vari aspetti (imponente
definanziamento, carenze di personale,infinite liste d’attesa, , inesorabile avanzata
del privato e dei fondi integrativi , esternalizzazioni incombenti , aumento della
spesa privata out of pocket, diseguaglianze di accesso alle prestazioni sanitarie,,
ecc.) con particolare riferimento alla nostra regione che , pur essendo tra quelle in cui la
popolazione ha le maggiori opportunità di tutela della propria salute , certamente non è
rimasta immune da questi fenomeni.
Leggendo i titoli dei giornali degli ultimi mesi sembra che la crisi sia ormai irreversibile
Alcuni esempi eloquenti : “Sanità pubblica cade a pezzi e si avvia in silenzio verso la
privatizzazione” , “Il sistema di cure per tutti è già finito .E’ un disastro sociale ed
economico”, ”L’allarme delle Regioni: sanità pubblica italiana verso il collasso”,
“Centomila medici pronti ad abbandonare il Ssn nei prossimi 5 anni” ,“La sanità
sull’orlo del baratro.Presto ci saranno pazienti di serie A e B” ,“La sanità pubblica è
sul baratro ma la politica è indifferente.”
Conosciamo le cause della malattia. Per troppi anni il SSN è stato sottoposto a interventi
contrari al rispetto dei principi costituzionali, assecondando l’idea che il mercato avrebbe
comunque potuto sostituire buona parte della sanità pubblica, quella più in grado di
generare profitti. Siamo di fronte ad un pericolo incombente: il superamento
dell’universalismo sanitario del SSN con l’avvio di fatto di un universalismo selettivo che
aggraverà quelle diseguaglianze che sempre più caratterizzano il nostro Paese.
“L’associazione Noi Imola – aggiunge Valter Galavotti – condivide le tante grida di allarme
che (solo) ora si levano forti, ma non accetta la diagnosi di incurabilità espressa da molte
voci, spesso non disinteressate, e la rassegnazione .Riteniamo al contrario che il Ssn
possa ancora essere salvato, e si debba combattere per ridargli ruolo e dignità, ma questa
battaglia va fatta ora perché non c’è più tempo” . Ora tuttavia non basta più delegare i
politici, le istituzioni sanitarie, gli addetti ai lavori della sanità sperando in un intervento
miracolistico. Sono i cittadini che devono scendere in campo in difesa del diritto
costituzionale alla salute per contrastare tutte le azioni, e soprattutto le inazioni , che
stanno portando al collasso il SSN e sostenere, al contrario tutti gli sforzi che possono
portare ad una inversione di rotta”.
Tra poco sarà troppo tardi.
NOI IMOLA (organizzazione no-profit)