Perchè l’acqua stenta ad abbandonare Conselice? Ora il livello sta finalmente diminuendo dopo due lunghissime settimane. La conformazione del territorio attorno al Comune di 9500 abitanti ha fatto sì che non defluisse normalmente, rimanendo stagnante in una vasta area che ora ha i connotati di una palude. Stiamo parlando di un territorio che si trova soltanto sei metri sopra il livello del mare, una delle più basse altitudini dell’entroterra romagnolo. Oltre 3000 ettari di territorio allagato, pari alla metà delle dimensioni del Comune – con disagi enormi: un centro abitato formatosi in una sorta di “conca” e l’importante idrovora “Sabbadina” fuori uso per molti giorni a causa dell’interruzione della corrente dopo l’alluvione. Da qualche giorno è stata rimessa in moto e si trova a pompare acqua in un’a zona completamente allagata.
Al momento a Conselice sono state portate idrovore da mezza Italia: una cinquantina dispiegate nei canali di scolo nelle campagne attorno al paese, per riversare le acque nel Santerno e nel Reno. In paese paese sta finalmente iniziando a defluire l’acqua: pare che dai primi controlli effettuati da Arpae, sembra che l’acqua stagnante non sia inquinata come si temesse: i controlli proseguiranno nei prossimi giorni unitamente agli interventi di disinfestazione contro la diffusione delle zanzare.
Gli sversamenti degli idrocarburi
Arpae sta assicurando anche un’attenta vigilanza sulle situazioni di inquinamento puntuale derivanti da sversamenti di oli e idrocarburi provenienti da cisterne e fusti presso aree agricole o industriali. La verifica, in particolare, riguarda le misure di messa in sicurezza assunte, l’asportazione dei materiali liberi e degli eventuali substrati contaminati.
Per quanto riguarda gli stoccaggi di gasoli e benzine presso i distributori di carburante allagati, sono stati tutti svuotati e messi in sicurezza.
La lotta alla diffusione della zanzara
L’Amministrazione comunale ha avviato una sorveglianza speciale sulla diffusione delle zanzare. Il monitoraggio è condotto con specifiche trappole già posizionate sul territorio a cura di un’impresa specializzata: ogni 3 giorni, permetteranno di rilevare variazioni nella presenza degli insetti sul territorio. I risultati delle rilevazioni saranno fondamentali per orientare i successivi interventi di disinfestazione. Già nei giorni scorsi, comunque, sono stati utilizzati prodotti larvicidi nei punti di potenziale focolaio, come ad esempio le tombinature pubbliche e le acque stagnanti. Nella notte tra il 29 e 30 maggio, intanto, è già stato effettuato un primo trattamento straordinario contro le zanzare adulte sull’intera area dell’abitato di Conselice.
Continua il progressivo deflusso delle acque dalle zone residenziali del Comune di Conselice che permette l’avvio delle prime attività della fase di ripristino.
A tal proposito è stata emanata una nuova ordinanza che prevede un’ulteriore diminuzione delle aree soggette ad evacuazione per criticità igienico-sanitaria dell’abitato di Conselice. Nelle zone già asciugate è consentito rientrare nelle abitazioni per le attività di svuotamento, rimozione dei rifiuti e pulizia degli immobili.
“Un ulteriore passo avanti – dichiara la Sindaca Paola Pula – è quello di consentire alle aziende ancora interessate dagli allegamenti di poter procedere, sempre in ore diurne e nel rispetto raccomandazioni igienico e sanitarie definite dall’AUSL, alle attività di messa in sicurezza, bonifica, e ripristino delle attività e dei magazzini. L’accesso alle imprese è consentito poiché sono raggiungibili da tratti di strade asciutte nella Strada Provinciale Selice e dalla Strada Provinciale Gardizza da via Bastia. Tutto ciò si aggiunge alla recente ripartenza delle attività commerciali e produttive dell’abitato di Lavezzola, dovuta alla diminuzione del rischio incombente.”
Contestualmente sono partite, con un cospicuo dispiegamento di uomini e mezzi, le attività di rimozione rifiuti alluvionati su suolo pubblico, e continua il monitoraggio dei livelli esterni in relazione al sistema fognario che ha rilevato criticità a causa degli enormi quantitativi di acqua che impedisce ad oggi in molte aree il regolare deflusso degli scarichi e la possibilità di risiedere negli abitati in sicurezza.
Tutto il sistema di Protezione Civile è governato dall’autorità locale, il Sindaco, che coordina e presiede il Centro Operativo Comunale (COC), la struttura locale di protezione civile.
Le funzioni attivate per la gestione dell’emergenza, si riuniscono e coordinano due volte al giorno e affiancano il Sindaco in tutte le attività e fasi dell’emergenza.
La straordinarietà dell’evento alluvionale e la complessa gestione delle criticità hanno richiesto, a supporto del COC, l’intervento dei tecnici della Agenzia Regionale della Protezione Civile, la colonna mobile della Regione Toscana, numerose squadre di vigili del fuoco provenienti da diverse regioni, Il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale e tutti i consorzi a supporto, il gruppo comunale di Protezione Civile oltre ad una moltitudine di associazioni strutturate e di volontariato spontaneo.
“Sono state giornate drammatiche per il nostro territorio – chiosa la Sindaca Paola Pula – ne stiamo uscendo tutti insieme grazie allo sforzo di tutta la comunità, dal mondo produttivo e agricolo sino al singolo cittadino. Il mio ringraziamento più sentito va a tutti gli enti e le istituzioni coinvolte, ma soprattutto ai tanti volontari e cittadini che si sono adoperati per il nostro paese.”
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