CONSELICE: L’APPELLO DELL’AZIENDA AGRICOLA FUCCI, COLPITA DALL’ALLUVIONE: “NON ABBIAMO PIU IL FORAGGIO PER LE NOSTRE MUCCHE” . NEI GIORNI SCORSI UNA CARAVONANA DI CAMION DA MODENA HA PORTATO LORO UN CARICO DI FORAGGIO: LA FOTO HA FATTO IL GIRO DEI SOCIAL
CHI PUO’ AIUTARE CON FORAGGIO L’AZIENDA AGRICOLI CI CONTATTI – O CONTATTI IL SITO – e verrà organizzato l’approvvigionamento

L’alluvione in Bassa Romagna rischia di decimare anche le aziende agricole.
A causa delle situazioni estreme nei giorni scorsi si è reso difficile, oltre che rischioso anche solo abbeverare i propri animali. Lo racconta Giacomo Fucci, titolare dell’azienda Agricola Boschetto Vecchio di Via Coronella, a Conselice.
“Purtroppo abbiamo 35 ettari di erba medica da buttare” – il tragico bilancio- “e non sappiamo cosa dar da mangiare alle vacche da latte ““si è innescata una commovente catena della solidarietà, per fortuna è arrivata gente da Modena con 10 automezzi di fieno, 250 balloni”.
La foto ha fatto il giro dei social, si trattava dell’azienda agricola modenese 4 Madonne:
Una roba da infarto, ci siamo commossi, erano tutti in fila che arrivavano con le balle di fieno per noi. Non ce l’aspettavamo. Eravamo qua che non avevamo niente. Le 4 Madonne in 48 ore si sono organizzati .

Non ci era rimasto neanche un ballone di paglia mentre il fieno era tutto a mollo.” – racconta Giacomo Fucci, provato da giorni di lavoro senza sosta – “abbiamo 150 vacche qui e 430 in cooperativa. Avremo bisogno di altro fieno, gli animali sono tanti, e chiediamo aiuto o qui o in cooperativa. Serve fieno o della medica, almeno 4 al giorno e mentre in coop.agricola si viaggia a 10-11 balloni al giorno. Anche a loro sono arrivati 5 camion con carri: al momento non siamo senza” – ricostruisce – “ma servono 2400 balloni di paglia e 8000 quintali di fieno ogni anno. Ci rivolgeremo a un mercato. Qua è sparita la medica” – fa il punto – “non esiste più nulla: tutto marcio, man mano che va via l’acqua l’erba si attacca in terra e non si sfalcia più. C’è tutto fango” – racconta – “per far dormire le vacche all’asciutto abbiamo fatto paglia su paglia alzando le lettiere ma ovviamente andavano a mangiare dove c’era il bagnato. Il fieno” – racconta- “è andato a mollo, le prime tre mani erano sott’acqua. Sfalciare non hai sfalciato e le scorte erano finite, tutto a mollo. Andavamo a prendere l’acqua a Massa Lombarda e la distribuivamo con il carro botte, gli animali bevevano li dentro. È più il problema per noi dell’approvvigionamento: abbiamo lavorato 20 giorni per niente con grandissimi disagi, rischiando molto perchè nella stalla c’era 1 metro d’acqua che faceva oscillare i trattori. “