Borgo Tossignano. Visita a sorpresa di Piero Pelu in Vallata del Santerno. Il rocker ha fatto visita nei luoghi flagellati dalle frane, rimboccandosi le maniche e ripulendo dai detriti la Ciclovia del Santerno, tre ore di lavoro con operai e volontari. Il 22 maggio aveva già fatto visita ai Sindaci della Vallata nel Comune di Borgo, Municipio diventato in queste settimane centro di coordinamento dei soccorsi per l’intera Vallata. E poi, assieme agli stessi amministratori, il pranzo in quello che è diventato il centro motore per i pasti ai soccorritori: gli stand della festa del tortellino nell’area del campo sportivo borghigiano.
Paolo Sartiani, ideatore 11 anni fa della kermesse, ha raccontato come la festa sia potuta rapidamente diventare punto di riferimento degli operatori impiegati nell’emergenza: –“doveva essere la tradizionale festa del tortellino ma visto cosa è successo ci siamo impegnati nel fare questo tipo di servizio” – racconta un provato Sartiani dopo molti giorni di lavoro in cucina e poche ore di sonno – “vedere tutta questa gente lavorare e che sta male, dargli un po’ di serenità è molto bello. In questi giorni abbiamo dato da mangiare a sfollati e soccorritori. Tutto gratuitamente. Fino adesso abbiamo servito 650 pasti” – racconta – “avevamo già molte riserve di prodotti per fortuna, poi sono arrivate un po’ di altre cose, fino alla fine del mese siamo coperti” – continua- “venerdì riprenderemo anche la sagra e la cucina per i tornei di calcio, vedremo che succede. Per forza che ce la facciamo” – continua – ieri è arrivato Piero Pelu, una persona squisita e tranquilla, oltre che disponibile. Per ora sono venuti tutti” – ricorda Sartiani – “vigili del fuoco, dipendenti comunali, protezione civile, Sindaci e amministratori. Quando arrivano a volte avvisano altre no “– dice scherzosamente – “ma noi siamo preparati ugualmente. Io sto in cucina, adesso siamo 6-7 in tutto, per ora ce la facciamo, è una catena che gira e che funziona promossa dalla Società sportiva Valsanterno. “Bisogna essere concreti: una ruspa per rimettere a posto una strada franata costa 3.000€ al giorno e le strade franate sull’Appennino Romagnolo sono centinaia; altrettante frazioni e villaggi con migliaia di persone e animali vivono isolati.
Le Associazioni, i geologi, i volontari civili sono generosissimi da 3 settimane ma qui il problema equivale ad un terremoto devastante con conseguenze durature. Tutti possiamo fare qualcosa per qualcuno.
(PIERO PELU)
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