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MULTATO PER IL GREEN PASS, CAVINA VINCE IL RICORSO

CRISTIAN CAVINA, CONSIGLIERE COMUNALE MULTATO PER NON AVER PRESENTATO IL GREEN PASS VINCE IL RICORSO DAVANTI AL GIUDICE DI PACE DIFENDENDOSI DA SOLO (SENZA AVVOCATO)

Medicina. Lieto fine alla disavventura di Cristian Cavina, consigliere di opposizione a Medicina; il 29 aprile 2022 l’ex esponente del M5S, da tempo passato al Gruppo Misto, si era presentato nell’aula del Consiglio Comunale medicinese, rifiutandosi di esibire il Green Pass.
Per questo aveva ricevuto una multa di ben 600€. Il consigliere di opposizione aveva però presentato ricorso, rivendicando di non aver ricevuto ne risposte ne chiarimenti che potessero garantire nei suoi confronti il pieno rispetto della privacy. Il consigliere, prima dell’avvio della seduta, aveva pertanto deciso di presentare l’autocertificazione di possesso del certificato Covid, in seguito alla quale gli era stato permesso di partecipare regolarmente al consiglio comunale. Facendo dedurre quindi che il documento da lui presentato fosse stato accettato e ritenuto sufficiente. Ma dopo due settimane dall’evento, Cavina veniva contattato dai Carabinieri per accertamenti in merito all’evento, poiché avevano ricevuto segnalazione da parte degli organi comunali della sua mancata esibizione del Green Pass, notificandogli il verbale in oggetto.
Si evidenziava anche come, in data 29 aprile 2022 non sussisteva nessun particolar stato di “emergenza” che potesse giustificare eventuali restrizioni di diritti o doveri dei consiglieri comunali, dal momento che lo stesso stato di emergenza era terminato il 31 marzo precedente.
LA SENTENZA
Dopo un anno dai fatti, Cavina (difendendosi addirittura da solo, senza avvocato) vince il ricorso. La multa da 600€ è stata annullata.

“Si sarebbe potuto evitare tutto questo se il Comune, anziché contattare i carabinieri avesse richiesto riscontro al ministero dei dati da me dichiarati nell’autocertificazione che ho presentato.”– fa sapere Cavina – “Un risultato inimmaginabile, che potrebbe rappresentare un precedente importante a livello nazionale, rispetto all’obbligo di esibizione di codici digitali da parte dei cittadini. Aspetto con curiosità la pubblicazione delle motivazioni della sentenza.”

“Quanto accaduto” – conclude il consigliere – “spero possa essere d’esempio per tutti i cittadini di non piegarsi di fronte a leggi poco chiare o che non rispettano i regolamenti europei e allo stesso tempo una lezione per coloro che erano tanto affezionati all’esibizione di un lasciapassare per poter esercitare i miei diritti e doveri da consigliere eletto.”

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