Incontro pubblico promosso dall’associazione NOI IMOLA
Al Centro Sociale La Stalla via Serraglio 20/B giovedì 18 maggio ore 20,30
Sanità pubblica : invertire la rotta per evitare il disastro. Come riportare la salute pubblica al centro dell’agenda politica
Relatori: Giovanni Bissoni, Marco Blanzieri e, collegata online, Rosy Bindi
L’associazione Noi Imola è un’associazione no profit che da alcuni anni si occupa dei problemi della sanità e cerca attraverso varie iniziative, interventi sulla stampa locale , incontri pubblici , partecipazione con propri rappresentanti ai Comitati Consultivi Misti (CCM), di sensibilizzare la cittadinanza ai problemi della sanità territoriale e migliorare la qualità dei servizi. “Poiché – sottolinea Simone Righini presidente dell’associazione – in questi anni abbiamo partecipato attivamente al dibattito del nostro territorio su questi temi, per dar voce ai cittadini in un momento davvero difficile e decisivo per la sanità pubblica abbiamo deciso di proporre due iniziative correlate tra loro”.
La prima si è svolta il 18 aprile al cinema Centrale e ha proposto un film ideato per difendere la sanita pubblica “C’era una volta in Italia- Giacarta sta arrivando”, che ha riempito la sala e suscitato molto interesse nel pubblico presente .
Ora invece proponiamo un incontro pubblico dal titolo “ Sanità pubblica : invertire la rotta per evitare il disastro. Come riportare la salute pubblica al centro dell’agenda politica “ che avrà luogo giovedì 18 maggio alle ore 20,30“ presso il centro sociale “La stalla “ e vedrà la partecipazione di relatori molto qualificati.
- Giovanni Bissoni: sicuramente fra le persone più competenti in Italia in tema di sanità pubblica . Assessore alla sanità della Regione Emilia Romagna dal 1995 al 2010 poi nel c.d.a di Aifa , presidente Agenas, presidente MONTECATONE riabilitation institute, subcommissario per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario Lazio ,Comitato Scientifico Forum Risk Management
- Marco Blanzieri . Segretario regionale della Fp Cgil con delega alla sanità, il quale si è occupato in modo particolare delle problematiche sanitarie nella nostra regione ,
- Rosy Bindi (In collegamento online). Ministro della salute nei governi Prodi e D’Alema dal 18 maggio 1996 al 26 aprile 2000. Dal 2018 Bindi è presidente onorario dell’Associazione Salute Diritto fondamentale, fondata insieme ad esperti di politiche sanitarie, medici, epidemiologi, per contrastare il disimpegno culturale e politico nei confronti delle politiche per la salute, rilanciare e rinnovare il ruolo del SSN
In questa occasione sarà possibile affrontare il tema nei suoi vari aspetti (imponente definanziamento, carenze di personale,infinite liste d’attesa, , inesorabile avanzata del privato e dei fondi integrativi , esternalizzazioni incombenti , aumento della spesa privata out of pocket, diseguaglianze di accesso alle prestazioni sanitarie,, ecc.) con particolare riferimento alla nostra regione che , pur essendo tra quelle in cui la popolazione ha le maggiori opportunità di tutela della propria salute , certamente non è rimasta immune da questi fenomeni.
Leggendo i titoli dei giornali degli ultimi mesi sembra che la crisi sia ormai irreversibile Alcuni esempi eloquenti : “Sanità pubblica cade a pezzi e si avvia in silenzio verso la privatizzazione” , “Il sistema di cure per tutti è già finito .E’ un disastro sociale ed economico”, ”L’allarme delle Regioni: sanità pubblica italiana verso il collasso”, “Centomila medici pronti ad abbandonare il Ssn nei prossimi 5 anni” ,“La sanità sull’orlo del baratro.Presto ci saranno pazienti di serie A e B” ,“La sanità pubblica è sul baratro ma la politica è indifferente.”
Conosciamo le cause della malattia. Per troppi anni il SSN è stato sottoposto a interventi contrari al rispetto dei principi costituzionali, assecondando l’idea che il mercato avrebbe comunque potuto sostituire buona parte della sanità pubblica, quella più in grado di generare profitti. Siamo di fronte ad un pericolo incombente: il superamento dell’universalismo sanitario del SSN con l’avvio di fatto di un universalismo selettivo che aggraverà quelle diseguaglianze che sempre più caratterizzano il nostro Paese.
“L’associazione Noi Imola – aggiunge Valter Galavotti – condivide le tante grida di allarme che (solo) ora si levano forti, ma non accetta la diagnosi di incurabilità espressa da molte voci, spesso non disinteressate, e la rassegnazione .Riteniamo al contrario che il Ssn possa ancora essere salvato, e si debba combattere per ridargli ruolo e dignità, ma questa battaglia va fatta ora perché non c’è più tempo” . Ora tuttavia non basta più delegare i politici, le istituzioni sanitarie, gli addetti ai lavori della sanità sperando in un intervento miracolistico. Sono i cittadini che devono scendere in campo in difesa del diritto costituzionale alla salute per contrastare tutte le azioni, e soprattutto le inazioni , che stanno portando al collasso il SSN e sostenere, al contrario tutti gli sforzi che possono portare ad una inversione di rotta”.
Tra poco sarà troppo tardi.
NOI IMOLA (organizzazione no-profit)