Imola. La ricerca spasmodica di spazi dove montare nuove tribune. Sempre questo l’unico comune denominatore dell’organizzazione del Gp del Made in Italy dell’Emilia Romagna. Il circuito Enzo e Dino Ferrari è ubicato in un singolare luogo in cui devono convivere privati, esercizi pubblici, centri sportivi. È l’unico impianto motoristico al mondo a “vantare” una scuola confinante col tracciato di gara. Forse, per ovviare alle enormi spese di organizzazione oltre che alla richiesta, quest’anno vengono messi a disposizione nuovi spazi dove verranno montate tribune mobili. Siamo ormai lontani dai tempi in cui “tutto faceva brodo” e ci si arrangiava come si voleva, organizzandosi dal venerdì con tenda e tribunette fai da te. Ora, per guardare il Gran Premio occorre districarsi on-line nella ricca offerta proposta e chi viene da lontano arriva a Imola alla ricerca della Mecca motoristica per eccellenza. A volte rimanendo delusi, altre volte soddisfatti.
Anche perchè il GP non è più soltanto un appuntamento mordi e fuggi ma dietro è nascosto un vero e proprio business dove viene curata maggiormente l’attenzione per lo spettatore: pensiamo soltanto che per accedere al “paddock-club”, un abbonamento dell’intero week-end nel luogo più esclusivo occorrono 5.493 euro. Tutto questo, specialmente nei GP europei, avviene all’interno di impianti in territori che vengono stravolti dall’avvento del Circus. Il contorno ormai assume quasi più importanza delle due ore di gara. L’indotto, da tempo nella lente d’ingrandimento, viene snocciolato dall’autodromo in numeri importanti e sorprendenti, che indicano un valore di entrate complessive in 274 milioni di euro. Come arrivi turistici nell’orbita Formula 1 si parlerebbe di un totale di 42.614 presenze e una media di permanenza di 4,3 notti.
In totale, sempre secondo i calcoli dello studio di JFC , il fine settimane di corse avrebbe portato al territorio 30 milioni di euro in benefici economici da parte di tutti coloro arrivati sul Santerno per l’evento. Ci si augura naturalmente che tutto questo non vada a inserirsi in un quadro che restituisca ai nostri occhi una città al pari del “Paese dei Balocchi” , ove l’autodromo diventi uno scintillante parco giochi avvolto nel lusso (per pochi fortunati) e all’esterno una città con servizi non all’altezza.
LE TRIBUNE
Si paga la posizione, la visuale e la tribuna col maxi-schermo vicino. Alla Tosa, oltre alle due tribune in cemento, verrà montata una tribuna provvisoria sul prato mentre ai suoi piedi, probabilmente, si accederà con ticket general admission. Ancora ignoto il tipo di tagliando necessario per accedere alla tribuna ecologica.
La nuova tribuna “grand-stand” alla curva Villeneuve è in corso di montaggio all’interno di un terreno probabilmente privato ubicato in via Ghiandolino .
Alla tribuna Gresini – Variante Alta sono state ricavate tre tribunette sul lato di via Ascari e una interna su Via dei Colli. Alle Acque Minerali viene segnalata un’altra tribuna interna, che potrebbe anch’essa esser ricavata su alcuni terreni privati.