“I Comunisti Imolesi sono stati contrari alla scelta di Elly Schlein di candidarsi alla segreteria del PD dopo che con “Emilia Romagna Coraggiosa” aveva promosso e suscitato attese e speranze per la ricostruzione di un soggetto di sinistra, in risposta alla deriva liberista e filoatlantica di quel partito.“ – Filippo Samachini e Nino Villa avviano così il loro intervento in conferenza stampa, per chiarire le ragioni del “divorzio” da Imola Coraggiosa: di fatto rendendo la stessa lista orfana di consiglieri, ad eccezione dell’assessora Spada componente però della giunta- “Nel luglio 2020, alla Tozzona, le chiedemmo se avesse accettato i compagni del PCI in lista per le elezioni amministrative.” evidenzia la neonata Lista, riferendosi ad Elly Schlein – “La sezione “G.Zappaterra” del PCI di Imola aveva deciso di partecipare a quel processo per ridare alla città un’amministrazione democratica con all’interno una componente radicalmente di sinistra, dopo i 14 mesi di “sgoverno” di una sindaca eterodiretta dalla destra.“
“La risposta” – commentano Samachini e Villa – “fu positiva e per quella decisione venimmo espulsi dal nostro partitino, passando a chiamarci Gruppo Comunista Imolese, da oggi Comunisti Imolesi.“
È innegabile il contributo in militanza, partecipazione e voti dei Comunisti Imolesi per ottenere la nomina di un assessore e conseguentemente il subentro in consiglio comunale del compagno Filippo Samachini” – chiariscono – “Tra l’altro è stato il nostro gruppo a fornire l’autentificatore delle firme, anche per la lista del PD e di quella del sindaco.“
“Da subito” – ricostruisce il nascente gruppo consiliare –“chiedemmo alla varie componenti di Imola Coraggiosa di costruire una struttura organizzativa per perseguire una strategia unitaria a sinistra e contribuire al lavoro tecnico e politico di assessora e consigliere.“
“Pensavamo a un gruppo politico informale ma strutturato” – ammettono – “mentre per altre componenti della lista si era trattato solo di un comitato elettorale con finalità autoreferenziali.“
“L’anno scorso in un’altra assemblea alla Tozzona, Igor Taruffi referente per “E.R. Coraggiosa” affermò che si poteva costituire il coordinamento imolese mentre chi si opponeva scuoteva ostentatamente la testa in senso negativo e non ha permesso che la struttura prendesse corpo.“
“Dopo la scelta della Schlein di iscriversi e candidarsi alla segreteria del PD, la scelta analoga di rientro di Articolo Uno e opportunisticamente di altre componenti, riteniamo non esistano più le condizioni di esistenza per un gruppo consiliare chiamato “Imola Coraggiosa Ecologista e Progressista”
“E’ stato informato il sindaco della volontà di cambio del nome che non sarà “Gruppo Comunista Imolese” perché, pur considerandoci eredi della visone della società e del campo di riferimento che furono di Gramsci, Togliatti e Berlinguer, vogliamo ancora provare a operare per una unità più ampia a sinistra.“
“Il gruppo consiliare”- ammettono Villa e Samachini-“si chiama “Sinistra Imolese” e i comunisti lavoreranno, come hanno sempre fatto, per unire le diverse anime della sinistra e coinvolgere quanti singolarmente hanno ancora voglia di impegnarsi politicamente a Imola.“ Ma, chiariscono gli esponenti comunisti- “resterà’ convintamente in maggioranza per rispettare il patto programmatico sottoscritto prima delle elezioni amministrative del settembre 2020, senza chiedere di essere rappresentato in giunta. “
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