ECCO COME POTREBBERO ESSERE ELABORATI I VARI PROCESSI DI FUSIONE
Quali sono le opzioni al vaglio per riorganizzare Ausl Bologna, Ausl Imola e Sant’Orsola?
Una super-auslona metropolitana o un Ausl territoriale con un Ircss poli-specialistico? Oppure una terza opzione che comprenda il IRCCS Sant’Orsola dentro l’Ausl territoriale ?
L’orbita più lontana, quella destinata ad avvicinarsi a quella bolognese, è quella di Viale Amendola, che potrebbe essere accorpata a quella bolognese Bologna dopo la fine della leadership di Andrea Rossi, secondo alcuni, l’ultimo mandato di un direttore generale dell’Ausl Imola : ci si augura di no.
Ma, evitando allarmismi, cerchiamo di capire quali sono le opzioni concrete – anche quelle positive- per il futuro della sanità bolognese-imolese. Le ipotesi su cui i protagonisti di questa partita lavoreranno sono state elaborate da un gruppo tecnico con a capo Danila Valenti :
1) la Super Ausl da 20 mila dipendenti (opzione al momento meno accreditata)
2) La fusione tra Ausl territoriale universitaria, Ausl Bologna, Sant’Orsola e Ausl di Imola oltre che un Irccs polispecialistico che comprenda tutti gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico presenti nel Bolognese, Montecatone compreso.
3) La fusione ma senza Sant’ORSOLA, scorporando la sezione oncologica del Sant’Orsola per fare un Irccs per neuroscienze,ortopedia e riabilitazione.
Ogni passo in direzione di un’eventuale fusione deve prima fare i conti con un problema normativo non di poco conto: non è infatti possibile la fusione tra aziende territoriali e aziende ospedaliero universitarie: la Regione vorrebbe chiedere al ministero una deroga alla legge.
IL DILEMMA AUSL IMOLA, C’E’ LA SORPRESA UNIVERSITARIA: Non sarebbe realizzabile una fusione totale di Imola con Bologna ma piuttosto, secondo quanto si apprende, un incremento delle specializzazioni da spalmare sul territorio del Santerno. E un Ausl territoriale universitaria con l’avvento di nuovi dipartimenti universitari su Imola che andrebbero a valorizzare ed aiutare Via Montericco e l’importante bacino di utenza del Circondario imolese.
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