L'Altra Imola
Memoria

IMOLA, LA FINE DEL MARY BAR “FU UN RIFERIMENTO PER IL QUARTIERE”

Imola. “Il Mary Bar è stato un bar importante per Imola” “Era famoso per alcune prerogative”
Questi solo alcuni dei commenti che i residenti del quartiere hanno voluto lasciarci all’indomani dell’abbattimento della palazzina che ospitava il Mary Bar.
Dopo molti anni in disuso e dopo qualche tentativo di riaffittare i locali a qualche altro esercizio, la palazzina pochi giorni fa è stata demolita. Ai piani superiori gli ampi appartamenti, anch’essi sfitti da tempo: – “l’appartamento al piano superiore è stato in vendita parecchio, forse hanno scoraggiato un po’ le dimensioni e il fatto che si trovasse sopra a un bar” – ci fa sapere un vicino ; ma quella che oggi è una fine un po’ amara in futuro potrà rivelarsi un nuovo inizio per l’edificio di Via Villa Clelia 24, che probabilmente verrà ricostruito.
All’esercizio commerciale sembrava invece ci fosse qualche persona interessata, ma poi non se n’è fatto nulla. Infine la decisione. Questo, dopo diversi anni dalla chiusura dall’ultima gestione, che ha tentato invano di riportare il Mary in auge: – “L’aveva fatto bello, l’aveva rilanciato, era stato fatto un bel gazebo fuori e i giovani erano ritornati. Il bar col tempo era però diventato un locale più di passaggio che stanziale come era un tempo” – ricostruisce un ex cliente dell’esercizio -“aveva iniziato a chiudere alle 9 di sera, ma poi la gente aveva iniziato ad andare al Bar Amendola e dopo due tre anni ha chiuso”-


L’attività aprì all’inizio degli anni sessanta in concomitanza della costruzione del quartiere Cappuccini. Mancava un bar e il Mary diventò presto un punto di riferimento del quartiere e della città stessa. L’esercizio rimase in auge fino agli anni novanta Il gestore storico fu “Ciso“, e fino agli anni ottanta (e oltre) era abbastanza conosciuto per una “cameretta” un po’ nascosta dove si giocava d’azzardo. I clienti storici, dei veri e propri personaggi – animatori delle serate conviviali – erano i veri trascinatori che portavano gente da tutta Imola. Poi, col tempo, con la morte di questi personaggi i clienti sono venuti meno e l’attività ha iniziato ad conoscere un lento declino.





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